Bertolucci: "Basta polemiche sull'Arabia, i tennisti guadagnano giocando. Il problema è un altro..."

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epa12432897 Jannik Sinner of Italy reacts during his Men's Singles match against Tallon Griekspoor of Netherlands at the Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai, China, 05 October 2025.  EPA/ALEX PLAVEVSKI

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L'ex tennista azzurro: "Sinner e Alcaraz saranno al Six Kings Slam e non vedo perché dovrebbero rinunciare. I calendari si ingolfano per colpa dei 1000"

Paolo Bertolucci

13 ottobre - 09:27 - MILANO

Il Masters 1000 di Shanghai si è concluso con una finale che, per quanto suggestiva, è stata quantomeno inusuale per un titolo di tale valore. La storia famigliare di Rinderknech e Vacherot che si intreccia con il miglior risultato in carriera del monegasco ex 204 al mondo (oggi sarà numero 40) sa di favola, ma il fatto che nessuno dei Top 20 sia riuscito a giocarsi il titolo 1000, fa riflettere. I più forti arrivano alla fine della stagione prosciugati dai tornei giocati nel corso dell’anno e nei quali mediamente arrivano fino alle fasi finali, e così in autunno fioccano le sorprese. Tra pochi giorni rivedremo i campioni per la ricchissima esibizione dell’Arabia Saudita, il Six Kings Slam che da mercoledì metterà in palio il super premio da 5 milioni al quale si aggiunge anche il ricco gettone di presenza. Ci saranno Alcaraz e Sinner, Djokovic, Zverev, Fritz e Tsitsipas e subito sui social e no serpeggiano le polemiche: “ma come, si lamentano di giocare troppo e poi non rinunciano alle esibizioni?”. E perché mai, vien da rispondere, dovrebbero rinunciare?

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