Banca d'Italia conferma le stime sul Pil per l'anno in corso e il prossimo e ritocca leggermente verso l'alto quelle del 2027. Nelle sue previsioni macroeconomiche "si stima che la crescita del prodotto, pari allo 0,1 per cento nel terzo trimestre, si rafforzi leggermente a partire dal trimestre in corso, sospinta dalla domanda interna".
In media d'anno il Pil si espande dello 0,6 per cento nel 2025 e nel 2026, dello 0,8 nel 2027 e dello 0,9 per cento nel 2028. Il lieve ritocco per il 2027 (era a +0,7% nel documento di ottobre) avviene "soprattutto per effetto di una crescita dei consumi lievemente maggiore, anche per l'inflazione contenuta".
Lo slittamento, di un anno, dell'entrata in vigore delle norme Ue sul sistema di quote di emissioni Ets2, fa tagliare alla Banca d'Italia le stime sull'inflazione. Come si legge nelle ultime previsioni di Via Nazionale l'inflazione, misurata con l'indice armonizzato dei prezzi al consumo, si colloca all'1,7% nella media dell'anno in corso, all'1,4% nel 2026 e risale successivamente all'1,6 nel 2027 e all'1,9% nel 2028, quando l'entrata in vigore del nuovo sistema di scambio di quote di emissione di inquinanti e di gas a effetto serra nell'Unione europea " determina un temporaneo aumento della dinamica dei prezzi dell'energia".
Rispetto alle previsioni di ottobre, le stime di inflazione sono inferiori di 0,1 punti percentuali nel 2026 e di 0,3 nel 2027 per lo slittamento di un anno dell'entrata in vigore della normativa Ets2. L'inflazione al netto dei beni energetici e alimentari, stimata all'1,9% nella media di quest'anno, scende all'1,6 nel prossimo triennio riflettendo la moderazione delle pressioni salariali e il modesto recupero della produttività.
"I consumi delle famiglie accelerano gradualmente, grazie all'aumento del potere d'acquisto e alla progressiva riduzione dell'incertezza", scrive poi Bankitalia nel documento sottolineando che "gli investimenti continuano a espandersi, sebbene a ritmi più moderati, beneficiando delle misure del Pnrr e del progressivo miglioramento delle condizioni di domanda".
Per quanto riguarda le esportazioni, gli esperti di Via Nazionale sottolineano che "crescono a ritmi inferiori a quelli della domanda estera ponderata quest'anno e il prossimo, risentendo degli effetti dell'inasprimento delle politiche commerciali e della perdita di competitività associata all'apprezzamento dell'euro, per accelerare nel biennio 2027-28".
Le importazioni aumentano in tutto il prossimoi quadriennio, sospinte principalmente dalla domanda di beni strumentali. Il contributo della domanda estera netta alla crescita del prodotto è negativo quest'anno e il prossimo e pressoché nullo in media nel biennio 2027-28. Si stima che il saldo di conto corrente della bilancia dei pagamenti aumenti all'1,3 per cento nel 2025 e rimanga stabile nel prossimo triennio.
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