Bailey, infortunio serio: stop di almeno un mese. E scoppiano le polemiche

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L’esterno giamaicano si ferma per una lesione al retto femorale, altri esami nei prossimi giorni. E sui social già piovono critiche alla società

Francesco Balzani

Collaboratore

21 agosto - 12:03 - ROMA

"Sospetta lesione miotendinea del retto femorale destro". E nuovi esami nelle prossime ore. Sembra più grave del previsto l’infortunio di Leon Bailey che ieri, al termine del suo primo allenamento con la maglia della Roma, si è dovuto fermare spegnendo subito l’entusiasmo della tifoseria per il suo arrivo. In queste ore verrà valutata la gravità ma di certo il giamaicano sarà out per un mese. Il che sarebbe una buona notizia. La Roma infatti spera che la situazione non sia più grave, alla Lukaku, per intenderci. Molto dipenderà dagli esami tra stasera e domani in cui sarà valutata l’entità della lesione. 

la lista

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Di sicuro l'ansia c’è vista anche la sfortuna degli ultimi anni per i neo arrivati: da Renato Sanches a Wijnaldum passando per Emerson e Lassisi. Ma visto soprattutto i precedenti di Bailey nelle ultime stagioni. Una brutta tegola che ha gettato nello sconforto anche Gasperini oltre che il giocatore arrivato con grande entusiasmo due giorni fa a Ciampino. Il tecnico, infatti, ha bisogno della velocità e imprevedibilità del classe 1997. Doti innegabili viste in Premier e soprattutto in Bundesliga. Ma come per Dybala, la paura è che possano vedersi solo a intermittenza. E su social e radio già piovono critiche alla società che peraltro con l’arrivo (in prestito) di Bailey hanno visto chiudersi la possibilità di agire sul mercato extra europeo. 

 AS Roma new signing Leon Bailey, with the Sports Director Frederic Massara, poses with his new jersey at Centro Sportivo Fulvio Bernardini on August 20, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

i precedenti

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Bailey, infatti, non è nuovo a questo tipo di problematiche e qualche tifoso aveva messo in guardia la Roma sui social nei giorni scorsi. Nell’ultima stagione, con la maglia dell'Aston Villa, ha saltato ben 12 partite per infortunio. Nel settembre 2024 un infortunio muscolare alla coscia, precisamente al bicipite femorale, lo aveva tenuto fuori circa due settimane saltando 4 partite tra club e Nazionale. A dicembre subì invece una ricaduta alla coscia, uno stiramento muscolare, saltando 'solo' un incontro. A metà febbraio scorso Bailey aveva sofferto un altro infortunio fisico non ben specificato, probabilmente un affaticamento, che lo ha costretto a saltare due gare. Tra fine marzo e inizio aprile, infine, il neo-giocatore della Roma ha subito un infortunio contusivo (non di natura muscolare, quindi), che lo ha costretto ai box per circa tre settimane, alzando bandiera bianca per ben cinque partite. E purtroppo non si tratta del primo anno a singhiozzo. Nella stagione 2023-24 sono state quattro le sfide vissute dai box, l'anno precedente sei.

Leon Bailey, l'esterno che può giocare sia a sinistra sia a destra chiesto dall'allenatore Gian Piero Gasperini per rinforzare il reparto offensivo della Roma, è arrivato poco dopo le 14.30 all'aeroporto di Ciampino con un jet privato proveniente da Birmingham, in Inghilterra, 16 agosto 2025.  ANSA/TELENEWS

L'annata più tragica, sotto questo punto di vista, è stata la 2021-22, quando le gare saltate per infortunio furono addirittura 31 con sole 7 gare giocate da titolare. C'è una curiosità: alla sua prima stagione con la maglia dei Villains, la 2021-22 appunto, Bailey s'infortunò il 20 agosto. La stessa data di ieri ma quattro anni fa, appunto, e anche allora fu costretto a rimanere ai box per circa tre settimane. Dubbi, legittimi. Anche dei tifosi. Ma Bailey vuole sfruttare proprio la cura Gasp per ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Che in realtà si sono visti anche due anni fa con l'Aston Villa quando ha messo a segno 14 gol e 14 assist. Ma il vero Bailey si è visto soprattutto al Bayer Leverkusen tanto da diventare il giamaicano sportivo più famoso dopo Bolt in quegli anni. Ma tra infortuni e qualche polemica con la Nazionale il nome di Leon ha visto calare la popolarità. Che l'attaccante classe 1997 spera di ritrovare all'ombra del Colosseo. Lottare d'altronde rientra nel suo Dna.  

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