Il Motomondiale debutta in Ungheria sul Balaton Park Circuit. Pecco: "In Austria ho sbagliato". Il leader iridato: "L’adattamento a piste e condizioni diverse è un mio punto di forza"
Federico Mariani
21 agosto 2025 (modifica alle 18:22) - MILANO
Il Mondiale MotoGP si prepara a vivere il 14° atto. I piloti scenderanno in pista al Balaton Park Circuit, sede del GP d’Ungheria. Il team Lenovo Ducati sarà sotto i riflettori. Da una parte c’è Marc Marquez, leader iridato, che proverà a estendere il filotto di vittorie. Dall’altro lato del box, Francesco Bagnaia cercherà di uscire dalla recente crisi di risultati. E guai a trascurare le possibili sorprese: Fermin Aldeguer (Gresini) e Marco Bezzecchi (Aprilia) hanno dato filo da torcere a Marquez in Austria. I due protagonisti del Red Bull Ring, insieme a Joan Mir, hanno raccontato le loro sensazioni durante la conferenza stampa del giovedì, mentre i piloti Lenovo Ducati hanno parlato ai media presenti.
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Marc Marquez arriva in Ungheria reduce dal sesto successo consecutivo, il nono in questa stagione. Lo spagnolo racconta le sue sensazioni ai media: “Non lo nego, uno dei miei punti di forza è adattarmi rapidamente a nuovi circuiti e condizioni diverse. Conoscere questa pista ci aiuterà molto soprattutto nelle prime prove libere. Il tracciato somiglia al Red Bull Ring nell’ultimo settore”. Poi si sofferma sul momento difficile vissuto dal compagno Francesco Bagnaia: “Pecco può ancora dare molto alla Ducati. Quando un atleta entra in una spirale negativa, improvvisamente le cose non vanno come dovrebbero. Si inizia a perdere fiducia. Bagnaia ha semplicemente bisogno di ritrovare il giusto feeling, come ho fatto io l'anno scorso quando ho iniziato con la Ducati”. E ancora: “Sono meno esplosivo del 2019 ma ho più esperienza per gestire tutto. E poi ho la moto migliore, è la situazione ideale per ottenere il massimo”.
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“Nessun problema con Ducati” In Austria, Francesco Bagnaia ha vissuto un weekend disastroso, concluso con uno sfogo inaspettato davanti ai microfoni di Dazn Spagna. Il pilota Ducati è tornato sull’episodio, spiegando ai media presenti in Ungheria il suo punto di vista: “Sono sempre stato una persona trasparente, schietta. Purtroppo in alcune situazioni non è mai un bene. È stato un errore dire ciò che pensavo”. Bagnaia analizza anche l’ipotesi di un possibile divorzio, alimentata proprio dalle sue parole al Red Bull Ring: “Se potrò resterò qui, altrimenti me ne andrò. Ma la priorità è vincere ancora con la mia moto e la mia squadra. Non ho mai pensato di cambiare. Con Ducati non c'è stato alcun problema”. Poi torna sui problemi tecnici: “Siamo in una situazione difficile, fatico a frenare la moto e a gestire la gomma posteriore. Il team sta facendo il massimo per aiutarmi. Sono anche loro in difficoltà, non riusciamo ad ottenere quello che vorremmo”. E infine: “Il Balaton Park Circuit è una pista nuova. Girarci con la Panigale è sicuramente un vantaggio rispetto agli altri piloti. Proveremo ad adattarci il più velocemente possibile”.
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Reduce dallo splendido secondo posto in Austria, Fermin Aldeguer guarda con fiducia al GP d’Ungheria. Lo spagnolo del team Gresini-Ducati spiega le sue sensazioni in conferenza stampa: “Ho girato con la Ducati Panigale su questo tracciato. All’inizio ho avuto sensazioni particolari, poi mi sono trovato bene facilmente. Siamo piloti MotoGP, dobbiamo continuamente adattare lo stile alla situazione. È stato positivo ed è importante avere punti di riferimento”. Aldeguer spera di poter migliorare la piazza d’onore ottenuta la scorsa settimana, ma mantiene un basso profilo: “Mi piacerebbe vincere presto. In Austria sono andato molto vicino al successo. Però non è il mio obiettivo. Voglio continuare a imparare. Abbiamo ancora tanto lavoro da svolgere. Questa pista è importante per un pilota esordiente perché siamo tutti nella stessa situazione. Arriviamo dopo un ottimo risultato”. E a far ben sperare Fermin ci pensano alcune somiglianze del Balaton Park con il Red Bull Ring: “Le staccate brusche di questo circuito mi ricordano quelle affrontate in Austria, anche se resta complicato trovare analogie”.
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Quarta forza nel Mondiale, Marco Bezzecchi è pronto a scendere in pista al Balaton Park Circuit: “È speciale affrontare una nuova pista. Ho parlato con Bagnaia che ha girato qui con la Ducati. Sembra un bel circuito, anche se magari è un po’ piccolo. Non è mai semplice gareggiare su un tracciato inedito. Per fortuna abbiamo qualche dato grazie ai nostri tester”. Il pilota Aprilia trova qualche analogia tra il circuito ungherese e le piste affrontate in carriera: “Ci sono curve strette che richiamano Assen. Le chicane sono simili a Imola, mi ricordano quando ho corso nel Civ con la Moto3”. Aprilia sembra avvicinarsi a Ducati, almeno guardando i recenti risultati. Bezzecchi, però, preferisce non fare confronti: “È difficile fare paragoni con altre moto. È vero, siamo migliorati in ogni area della guida. Abbiamo fatto un bel passo avanti, soprattutto in termini di stabilità. Penso sia stato il nostro miglioramento più significativo”.
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Joan Mir si presenta in Ungheria con l’obiettivo di ripetere l’ottimo sesto posto ottenuto al Red Bull Ring. Il pilota Honda spiega: “Penso che questa pista sia un’opportunità per tutti. Sarà importante che la moto e io ci adattiamo alla pista. Se si inizia a cambiare assetto continuamente, diventa complicato. Ho fatto un paio di giri con la bici da corsa. Mi è sembrato un tracciato piccolo e stretto. Credo che avere un tracciato diverso sia bello. Magari si vede qualche tratto particolare della guida degli altri piloti. Penso che sarà un bel weekend”. Lo spagnolo, iridato in MotoGP nel 2020, analizza anche la crescita della sua squadra: “Stavamo già svolgendo un ottimo lavoro prima del GP d’Austria. Il potenziale è buono, ma per vari motivi non siamo mai riusciti a ottenere un grande risultato. Spero di potermi esprimere più regolarmente. Non abbiamo fatto un grande passo avanti, ma stiamo progredendo piano piano, continuamente”. Secondo Joan la crescita deriva da un piccolo cambio nel metodo lavorativo: “C’è qualche somiglianza con il passato, ma vedo un miglioramento nel risolvere i problemi. Ora reagiamo in tempi più rapidi”.