In Albania i ragazzi di Favo strapazzano 4-2 i rivali e chiudono la pratica qualificazione con una partita di anticipo. Lunedì a Durazzo col Belgio per il primato nel girone
Pietro Scognamiglio
23 maggio - 23:22 - MILANO
È grande Italia all’Europeo U17 in Albania. A Rrogozhinë, il 4-2 sull’Inghilterra manda gli Azzurrini di Massimiliano Favo dritti in semifinale con 90 minuti d’anticipo. E dà sostanza al progetto, ambizioso, di difesa del titolo conquistato un anno fa a Cipro. Lunedì 26 maggio, a Durazzo, la sfida contro il Belgio (3-1 alla Repubblica Ceca) che vale il primato: l’Italia comanda il gruppo B a punteggio pieno con 6 punti, ne hanno 4 i prossimi avversari, uno solo l’Inghilterra e zero i cechi.
il match
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La partita è estremamente vivace. L’Italia parte bene e la sblocca con Samuele Inacio – secondo gol in due partite per il figlio di Inacio Pià -, bravo a conquistarsi il rigore al 10’ (fallo di Byfield) e a trasformarlo, pur con un’esecuzione non impeccabile. La reazione inglese è però veemente: al 23’ Benamar sfonda ed entra in area dal lato corto di sinistra, assist a rimorchio per Rodriguez. Trovato il pari, l’Inghilterra prende coraggio e accelera costringendo Nava a due grandi parate, prima sull’autorete sfiorata da Steffanoni, poi sullo scatenato Dowman (stellina dell’Arsenal, 15 anni, che Arteta vede già in proiezione prima squadra). Alla resistenza difensiva contribuisce anche De Paoli, che però si traveste da attaccante aggiunto riportando avanti l’Italia al 37’ quando risolve una mischia da angolo. Dopo l’intervallo, aumenta lo spettacolo: Campaniello – prima da titolare per l'attaccante dell'Empoli, unico reduce della scorsa edizione – costringe Porter a una gran parata, ma dall’altra parte è ancora Rodriguez a fare 2-2 dopo aver disorientato Bovio con una doppia finta (terzo gol per il centravanti del Lione, nato a Caracas). Ma l’Italia, raggiunta per la seconda volta, si scatena. Al 61’ il subentrato Elimoghale (al rientro dalla squalifica) si vede annullare un gol per fuorigioco su sviluppo di angolo, ma poi si accende ancora Andrea Luongo e spinge gli Azzurrini all’allungo decisivo. Con la fascia al braccio al posto dell’infortunato Borasio, il trequartista napoletano del Torino prima offre un pallone d’oro a Campaniello per il 3-2, poi chiude i conti con una punizione laterale probabilmente nata come cross, ma che finisce in porta senza deviazioni. L'obiettivo minimo è già raggiunto, d'autorità.