Avvio da incubo per il Norimberga. Dopo 4 gare Klose è già a rischio esonero

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Tre sconfitte nella seconda serie tedesca, subito fuori in Coppa di Germania contro un club di dilettanti: il tecnico ex Lazio alla prossima si gioca il posto

Elmar Bergonzini

Collaboratore

23 agosto - 10:21 - MILANO

Un inizio da incubo. Miro Klose è a rischio esonero. Questo dopo appena tre partite di campionato più una di coppa. Il suo Norimberga, infatti, per il momento ha sempre perso. Zero punti nelle prime tre giornate del torneo di seconda divisione, eliminato dalla Coppa di Germania al primo turno da un club di dilettanti. E nonostante le attenuanti (in estate sono partiti i giocatori migliori), i risultati preoccupano eccome.

situazione

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L'anno scorso il Norimberga di Klose è stata una delle squadre più intriganti, intraprendenti e sorprendenti del campionato. Partito per salvarsi, il club, fino a marzo, ha perfino coltivato (in silenzio) il sogno promozione. Il Norimberga ha segnato 60 gol, ben 7 in più del Colonia che ha vinto il campionato. La squadra giocava un calcio coraggioso e veloce, che ha fatto divertire il pubblico. Ora però la situazione è ben diversa: dopo aver perso le prime due di campionato con Elversberg e Darmstadt (entrambe per 1-0, incassando il gol a tempo scaduto), nell'anticipo della terza giornata ha perso 2-1 contro il Münster. In mezzo la sconfitta (ai rigori) contro l'Illerrtissen in Coppa. Era dal 1981 che il Norimberga non cominciava una stagione con tre sconfitte su tre in campionato, all'epoca però era in Bundesliga. Per questo la pressione su Klose aumenta di partita in partita: "Siamo stati poco decisi nei contrasti, non siamo stati abbastanza compatti e non c'è stata una vera struttura di gioco - ha spiegato il tecnico dopo la sconfitta in coppa -. Qualunque cosa accada, ho fiducia nei ragazzi. Ora stiamo cercando di cambiare le cose e mostrare un volto diverso".

difesa

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A sostenere Klose ci ha pensato Andreas Köpke, leggenda del Norimberga e campione d'Europa con la Germania nel 1996: "Miro si identifica completamente col club - ha sottolineato -. Ma quando i giocatori più importanti vengono ceduti, è difficile trovare continuità. Miro non si lamenta, va avanti e lavora. Spero che Caspar Jander rimanga, che vengano acquistati uno o due giocatori in più e che si possa vedere il calcio coraggioso e intrigante che abbiamo visto nella prima metà della scorsa stagione". Serve una svolta immediata, la gara interna col Paderborn di venerdì prossimo può già essere l'ultima occasione.

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