Taiwan Semiconductor Manufacturing
Company (Tsmc), il più grande produttore a contratto di chip al
mondo, si prepara ad aumentare il prezzo dei suoi semiconduttori
del 10%. A riportare la notizia è il sito Phone Arena, secondo
cui la decisione colpirà in modo particolare Apple, il cliente
principale di Tsmc per la fornitura dei processori destinati
agli iPhone. Ma anche Samsung è interessata. I prossimi modelli
della Mela, in arrivo a settembre, potrebbero dunque costare di
più, qualora Apple decidesse di recuperare sui propri acquirenti
la differenza di prezzo pagata al fornire. Al momento, Apple è
alle prese con la volontà di spostare la produzione, non solo
degli iPhone, dalla Cina ad un paese con dazi inferiori da parte
degli Stati Uniti. Da tempo si parla dell'India. La scorsa
settimana, il presidente americano Donald Trump, in visita in
Qatar, ha espresso il suo disappunto nei confronti della
strategia, spiegando di aver chiesto a Tim Cook, amministratore
delegato di Apple, di non espandere ulteriormente la produzione
in India, spingendo invece su fabbriche statunitensi.
L'eventuale riposizionamento dei prezzi da parte di Tsmc non
riguarderebbe solo il colosso di Cupertino. Anche Samsung,
principale concorrente di Apple, potrebbe essere influenzato
dalla mossa della taiwanese. La coreana realizza internamente i
chip Exynos ma solo per alcuni mercati selezionati e in numero
ridotto. Al di fuori di questi, si affida ancora ai
semiconduttori di Qualcomm, fabbricati da Tsmc. Un possibile
rialzo dei prezzi dovrebbe farsi sentire dal prossimo gennaio,
per l'arrivo dei Galaxy S26.
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