Apre il Fuorisalone, 1300 eventi c'è anche il Design Pride

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'Mondi connessi': mai come quest'anno il tema del Fuorisalone - il palinsesto di eventi parallelo al Salone del mobile in programma in fiera fino al 13 aprile - stride con l'attualità internazionale fra paura dei dazi, borse in picchiata e guerre. Eppure allo stesso tempo può essere visto come una voglia di reazione che invade con 1300 eventi Milano, dal centro alle periferie con, secondo le stime del sindaco Giuseppe Sala, 800mila visitatori in città.
    Una 'chiamata ad agire prima che sia troppo tardi' al clima internazionale è quella di Philippe Starck che all'orto Botanico di Brera con Babinet &Co ha realizzato War Flags, una installazione politica "per risvegliare le coscienze" con due serie di dieci bandiere e bracciali che richiamano la 'Hate Unlimited Korporation' organizzazione per spargere l'odio nel mondo.
L'installazione è una delle quaranta che fanno parte di Cre-Action, la mostra eventi realizzata da Interni in sei diverse location, oltre all'orto botanico, alla Pinacoteca di Brera, Portrait, Eataly Milano Smeraldo De Castillia 23 e all'università Statale. "Una grande Mostra-Evento che si manifesta come esposizione corale, diffusa in città, concepita come un laboratorio di idee, un luogo di confronto, in cui la creatività diventa sintesi tra creazione e azione", ha spiegato Gilda Bojardi, direttrice di Interni e ideatrice nel 1990 del Fuorisalone.
    Forse Bojardi non si aspettava però l'azione portata avanti dai giovani palestinesi d'Italia, SinCobas e altri proPal che questa mattina hanno occupato il cortile della farmacia della Statale con al centro l'installazione 'The Amazing Platform' di Amazon che considerano "complice del genocidio palestinese", con la promessa di un nuovo ritrovo sempre in Statale il 9 aprile e l'invito per l'occasione ad essere "ingombranti".
    Ma Fuorisalone è anche voglia di leggerezza, e di orgoglio tanto che fra gli eventi è stato organizzato il Design pride, una street parade dal Castello a Piazza Affari con immancabile party il 9 aprile. E come sempre la città si ammanta di nuovi effetti fra luoghi iconici e scoperte in tutti i distretti coinvolti: Tortona (con Tortona Rocks, Superstudio più che festeggia i suoi 25 anni con una mostra degli oggetti iconici che ha presentato dal titolo 'Unforgettable' e una esposizione legata alla felicità, e ancora Base col claim We Will Design), 5vie, Brera, Dropcity nei rinati Magazzini raccordati sotto la stazione Centrale, ma anche Certosa District, NoLo, zona Sarpi con la Fabbrica del vapore. Si confermano centri elettivi del fuorisalone la Triennale, fra l'altro con la mostra 'Contro la guerra. 7 designer per Emergency' e l'Adi Design Museum.
    La moda resta protagonista con Hèrmes alla Pelota, Loewe a Palazzo Citterio, Gucci ai chiostri di San Simpliciano, Saint Laurent a Tortona e Prada alla Stazione Centrale. Diversa la scelta di Alcova, che come già l'anno scorso, ha deciso di lasciare Milano per la Brianza con quattro location a Varedo: l'ex fabbrica Snia, le serre di Pasino, villa Bagatti Valsecchi e villa Borsani. Qui la novità è l'istituzione del biglietto d'ingresso per villa Borsani, a 25 euro, per preservare il luogo, fase selezione ed evitare le code. Iniziativa che non sembra però aver scoraggiato molti visto che comunque le visite per i primi giorni sono già soldout.
   

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