(di Francesco De Filippo)
Non solo i progressi
dell'Intelligenza artificiale ma anche il quantum computing con
le sue possibilità, senza contare un terzo filone, i cui
sviluppi non sono ancora immaginabili: la sinergia tra queste
due tecnologie. "Ciò che sta accadendo non è una rivoluzione ma
sono due, e per la terza ... è ancora tutto da scoprire", indica
Alessandro Curioni, responsabile ricerca corporate IBM in
Europa, Medio Oriente e Africa. Il quale, in vista di un mondo
in repentino e continuo cambiamento, pone un problema etico:
occorrono norme, regole dinamiche, e invoca una "interazione
molto più forte tra società politica, mondo accademico e mondo
privato, proprio allo scopo di creare regole condivise".
"Il modello di uno Stato che elabora regole che altri
eseguono non funziona più, pone troppi limiti all'innovazione.
Ad esempio perché quasi tutti gli investimenti in questo ambito
sono stati fatti dal privato - spiega Curioni a margine delle
conferenza per i 60 anni dell' Ictp Abdus Salam - Oppure lo
Stato sceglie di controllare i problemi più grandi, per
consentire i progressi della ricerca". In questo senso il IA
Act, la legge sull'Intelligenza artificiale varata dall'Unione
europea, è un primo passo, ma bisogna scrivere regole ancora più
dinamiche. Viviamo in un mondo globale" e si rischia di fare
norme "che sono già vecchie" quando vengono promulgate.
"Dobbiamo muoverci 'step by step', ed è importante anche che le
tecnologie siano sviluppate in modo trasparente, responsabile".
Ad esempio, i 'language model' per l'IA sono stati creati
"utilizzando tutti i dati che erano disponibili nel pubblico, ma
si aveva la proprietà o i diritti di tutti questi dati? Sono
stati presi e creati questi modelli. Non cercare di
regolamentare e di fare processi in modo responsabile mina i
fondamenti della nostra società" e d'altro canto fare regole
secondo i canoni standard non consente di stare al passo con gli
sviluppi.
Ciò che è già cambiato è il paradigma: "Le tecnologie sono
diventate strumento fondamentale per la scienza, forniscono
informazioni accelerandone il progresso scientifico,
l'evoluzione - analizza lo studioso - Con i computer quantistici
e l'intelligenza artificiale ancor di più non è solo la scienza
a diventare tecnologia" ma anche il reciproco.
Fenomeni come global warming, food, energy, health care con
le loro infinite variabili potranno essere simulati "in modo
accurato e efficiente" con il computer quantistico. "Se voglio
produrre un farmaco o ottimizzare la modalità nelle strade oggi
lo faccio con metodi che non sono così accurati ma le
applicazioni che si possono montare su un computer quantistico"
associate all'Intelligenza artificiale, "con le tantissime
variabili possono prevedere modelli molto efficienti".
Applicazioni insostenibili per i normali laptop di oggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA