"Etica nel mondo del business e
sostenibilità sociale e ambientale" articolate attraverso
soprattutto "conoscenza e complessità". E' il lascito dello
scienziato e industriale Ernesto Illy, come ricordato oggi da
Andrea Illy, uno dei suoi quattro figli, a capo dell'omonima
azienda del caffè, in occasione dei cento anni dalla nascita del
capostipite.
L'anniversario viene celebrato in queste ore con una
iniziativa al Generali Convention Center organizzata dalla
Fondazione Ernesto Illy, che ricorda la storia della fabbrica e
del suo spirito avviato a Trieste decenni fa dalla famiglia
originaria dell'Ungheria.
"E' un modo di fare il punto - ha detto Andrea Illy - Quando
è mancato ha lasciato il pieno, al contrario di quello che si
dice quando vengono a mancare le persone, che lasciano un vuoto.
Cerco di interpretare il suo pensiero, portando tre idee chiare:
la conoscenza, la complessità e l'etica". Un obiettivo che
persegue la fondazione Ernesto Illy intendendo "continuare a
produrre conoscenza". Con un' idea fissa "implicita e forse
trascendentale: il rifiuto dell'Homo sapiens come predatore" a
favore di un "modello mutualistico, di un uomo che co-evolve
assieme alla natura". Inoltre, l'ambiente, da rispettare
attraverso uno "sviluppo rigenerativo circolare, che usa molto
meno risorse ed è proattivo alla rigenerazione dell'ambiente,
sia delle parti delle terre coltivate, sia delle circostanti
aree di riserva naturale". Dobbiamo "creare un modello economico
che - ha concluso Andrea Illy - invece di consumare capitale
naturale lo rigeneri al crescere dell'economia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA