La strada era tracciata e di aspettava solo l'ufficialità, arrivata oggi via social: Roberto Mancini è il nuovo allenatore dell'Al Sadd, club del Qatar con cui ha firmato un contratto di due anni e mezzo, per un compenso che secondo indiscrezioni si aggirerebbe sui cinque milioni l'anno.
Le foto che accompagnano l'annuncio mostrano l'ex ct azzurro alla firma e con la maglia bianca della squadra insieme con due dirigenti della società, un colosso sportivo che però sta raccogliendo poco o nulla sul campo al di fuori dei confini.
Mancini avrà il compito di aumentarne lo status sportivo e, in particolare conquistare la Champions League d'Asia, vinta l'ultima volta nel 2011. Un compito che richiederà tempo, perchè l'Al-Sadd, che a ottobre ha esonerato il portoghese Felix Sanchez, è decimo su 12 squadre nel girone occidentale del torneo internazionale, a cinque punti dall'ottavo posto, ultimo a dare accesso alla fase a eliminazione diretta.
Anche in casa le cose non vanno benissimo, dato che la squadra dopo nove giornate della 'Qatar Stars League' è a metà classifica, a otto punti dalla capolista. Ci vorrà tutta l'esperienza di Mancini per rispondere alle attese dei qatarioti e anche per far dimenticare la sua ultima esperienza in panchina, da ct dell'Arabia Saudita, durata poco più di un anno, dall'agosto 2023 all'ottobre 2024.
Lo strappo a Ferragosto 2023 con gli azzurri che aveva portato al trionfo a Euro 2020 non ha portato bene al 60enne tecnico jesino. Più volte ha espresso il suo rammarico per quella scelta e il desiderio di tornare a guidare l'Italia, sperando anche di poter essere lui il dopo-Spalletti.
Nell'ultimo anno ha anche puntato a tornare dopo sette anni alla guida di un club, ma nè in Italia, dove era stato accostato via via a Roma, Juventus, Fiorentina e Atalanta, nè in Premier League - lui stesso secondo i media inglesi aveva parlato di abboccamenti col Manchester United - o in un'altra delle cinque leghe big d'Europa.
Il "Benvenuto signor Mancini" postato dall'Al Sadd insieme con l'annuncio dell'accordo segna così l'inizio di un nuovo capitolo della carriera di Mancini, ancora una volta lontano dai riflettori e in attesa di una nuova occasione.
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