Carlo Ancelotti vuole lasciare il
segno anche sulla panchina del Brasile. Dopo aver centrato la
qualificazione ai Mondiali 2026, il ct italiano potrebbe
scrivere una pagina storica, dal momento che nessuna nazionale
ha mai vinto la coppa del mondo con un allenatore nato
all'estero. "C'è sempre una prima volta" ha detto Ancelotti alla
vigilia dell'amichevole della Selecao a Tokyo contro il
Giappone, dopo il successo per 5-0 contro la Corea del Sud a
Seul. "Il mio obiettivo è dare il massimo per la nazionale
brasiliana, cercare di farli giocare al meglio e vincere i
mondiali - ha detto il tecnico sottolineando che è vero che
nessun allenatore straniero ha mai vinto il trofeo - ma c'è
sempre una prima volta nella vita". Il Brasile comunque ha fatto
un po' fatica a staccare il pass, con il quinto posto nella
classifica sudamericana. Dopo la cinquina ai coreani i tifosi
hanno salutato il ritorno al "bel gioco", ma Ancelotti non si
accontenta e dice che la sua squadra può fare molto di più: "Ha
le qualità per giocare un bel calcio, ma bisogna pensare a cosa
si intende per bel calcio - le parole del ct -.
Hanno qualità individuali, ma questa si combina con il lavoro di
squadra e il movimento senza palla, e questo è molto
importante". In questa trasferta in Asia nel Brasile è assente
Neymar, fermo per un infortunio alla coscia. "Se Neymar è in
buone condizioni, ovviamente può far parte della nazionale - ha
detto il ct -. Se è in forma può giocare in qualsiasi squadra
del mondo".
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