Alcaraz show a New York: Carlos lascia solo 4 game a Bellucci

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Il n. 2 domina 6-1 6-0 6-3 in un'ora e 36 minuti senza concedere nemmeno una palla break all'azzurro. Al terzo turno c'è Darderi

Dal nostro inviato Riccardo Crivelli

28 agosto - 03:19 - NEW YORK

Gli resta l'emozione di aver giocato sull'Arthur Ashe, il più grande stadio da tennis del mondo, contro un'icona generazionale, e ricorderà senz'altro gli applausi del pubblico: ma ovviamente, per Mattia Bellucci, Carlos Alcaraz si è rivelato una montagna insormontabile. Finisce 6-1 6-0 6-3 in un'ora e 36 minuti, un risultato analogo a quella lontana sfida giocata nel lontano gennaio 2020 a Manacor, all'Accademia di Nadal, tra l'allora 18enne italiano e un non ancora 17enne ragazzino spagnolo di cui si diceva un gran bene: Carlitos si impose 6-2 6-1. Adesso il numero due del mondo sarà atteso da un'altra sfida "italiana", contro Darderi venerdì.

il match

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Troppo superiore, ovviamente, il peso della palla di Alcaraz, troppo veloce il suo ritmo, soprattutto perché il murciano sembra aver approcciato il torneo con una determinazione e una ferocia agonistica insolite, almeno nei primi turni: evidentemente la rincorsa al numero uno di Sinner e la prospettiva di un'altra finale con lui gli sta dando una motivazione extra. E poi ha servito alla grande, cedendo appena 5 punti con la prima, e non ha concesso palle break, ed è stato aggressivo fin dal primo scambio, a rimarcare il proprio status. Contro un avversario così solido e concentrato, Bellucci ha provato l'unica strada percorribile: alzare ancora di più il livello dio rischio del suo gioco spumeggiante. Ma è finito subito fuori giri, anche perché Carlitos ha immediatamente trovato le contromisure al suo servizio (appena il 42% di punti con la prima per l'azzurro). I 32 vincenti a 11 e gli 89 punti complessivi a 52 fotografano una partita che non c'è mai stata. Però Mattia è un ragazzo intelligente e ricettivo, e saprà sicuramente trarre ispirazioni positive da questa esperienza.

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