Quarto di finale senza storia, il campione in carica travolge il britannico 6-2 6-3 6-3 in un'ora e 39 minuti
Dal nostro corrispondente Davide Chinellato
8 luglio - 20:00 - LONDRA
Livello fenomeno: sbloccato. Carlos Alcaraz travolge Cameron Norrie per guadagnarsi la 3ª semifinale di Wimbledon consecutiva, un dominante 6-2 6-3 6-3 in un’ora e 39 minuti che rappresenta la sua miglior partita in questa edizione dello slam sull’erba che ha conquistato negli ultimi due anni. È la sua 23ª vittoria di fila, la 16ª sulla superficie dell’All England Club, che non è la preferita del numero 2 del mondo ma quella dove sta toccando vette che nessun altro riesce a raggiungere. Contro Norrie, l’unica non testa di serie arrivata ai quarti e quello più in basso nella classifica Atp (ha cominciato il torneo 61°), Alcaraz ha finalmente inserito quel livello fenomeno che l’ha portato a vincere gli ultimi due Wimbledon, quella modalità ingiocabile che ora spaventa Taylor Fritz, avversario venerdì in semifinale, e chiunque voglia provare a strappare a Carlitos il trono di re dell’All England Club.

le chiavi
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Alcaraz così dominante quest’anno a Wimbledon non si era ancora visto. Sicuro al servizio (13 ace), devastante con la prima (72% di prime dentro, 89% di punti vinti con la prima), quasi mai approssimativo nei colpi e sempre in controllo della partita. Norrie, il primo britannico in questo secolo a raggiungere i quarti dello slam sull’erba da non testa di serie, non ci ha mai capito nulla, trasformandosi nel primo avversario che l’imprendibile spagnolo ha sconfitto in meno di due ore in questo edizione del torneo. La sua imbattibilità all’All England Club è arrivata a 19 partite, lui ha eguagliato Manuel Santana al secondo posto tra gli spagnoli per semifinali slam (8, il record ovviamente è di Nadal con 38), è arrivato a 23 vittorie in 25 partite a Wimbledon e il suo record in carriera sull’erba ora dice 34 vittorie in 37 match: non male per uno che dice di preferire ancora la terra rossa. Soprattutto, Alcaraz in questa partita ha completato la sua trasformazione in fenomeno, quello che l’ha accompagnato nelle due precedenti cavalcate vincenti a Wimbledon. Le incertezze delle prime 4 partite, dove comunque aveva toccato un livello a cui probabilmente solo Jannik Sinner e forse Novak Djokovic possono arrivare, ha lasciato il posto alla continuità e alla sicurezza dei suoi match migliore. E a quel livello stratosferico che fanno sì che da 3 anni (l’ultimo a batterlo, negli ottavi 2022 è stato proprio Sinner), nessuno riesca più vincere contro di lui sull’erba di Wimbledon. Fritz, con cui Alcaraz ha vinto due partite su due, è avvisato.
la partita
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Alcaraz deve salvare 4 palle break nel suo primo turno in battuta, ma vincendo quel game cominciato sotto 0-40 dà il via a un dominio che lo porta a vincere i 5 successivi giochi e a chiudere il primo set 6-2 in 28’ col suo servizio a livello fenomeno per la prima volta nel torneo (5 ace, ma soprattutto l’80% di prime palle dentro e l’85% di punti vinti con la prima di servizio). Carlitos continua a dominare e strappa il servizio a Norrie al terzo gioco del secondo set, il prologo per chiudere sul 6-3. Alcaraz continua a dominare e col break del sesto gioco allunga sul 4-2, chiudendo poi con un altro 6-3 la sua più bella partita dell’anno sul Centrale di Wimbledon.