
intervista
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Al debutto nel 1963 lo chiamavano “Coppino”. Tre volte secondo al Giro, dietro ad Anquetil, Adorni e Motta. Al Tour ha portato la maglia gialla per sei tappe
Pier Bergonzi
13 maggio - 12:46 - MILANO
C i sono campioni che passano alla storia per i secondi posti. Hanno magari vinto tanto, ma si ricordano soprattutto per i piazzamenti nobili, per i fiori delle vittorie non colti nei Grandi Giri e nelle Classiche. Personaggi storici come Tano Belloni, l’Eterno Secondo nell’epoca dei pionieri Girardengo e Binda, come Poulidor e, come sembra avviato a essere, “Paperino” Van Aert. Tra i fuoriclasse delle occasioni mancate c’è anche Italo Zilioli, uno dei migliori degli Anni 60 e 70. Protagonista nell’era di Gimondi e Merckx (di cui è il miglior amico italiano...), Italo ha vinto 58 gare, tra le quali prestigiose classiche italiane come Tre Valli e Appennino, cinque tappe al Giro e una al Tour (dove nel 1970 ha portato per sei tappe la maglia gialla), ma alla fine è ricordato soprattutto per i tre secondi posti di fila al Giro tra il 1964 e il 1966 e il terzo del 1969.