Il collaboratore del tecnico nerazzurro e i match analyst coordinati da Filippo Lorenzon avevano studiato una falla nel Verona: un solo test in allenamento, poi...
Una sola seduta per provare l’incastro, dopo accurato studio delle magagne veronesi. Tre candidati per lo sparo al limite dell’area e, per l’angolo, un unico “battitore designato”, come fosse baseball. Venerdì Angelo Palombo, fedelissimo e collaboratore del tecnico, e i match analyst coordinati da Filippo Lorenzon avevano proposto questa sceneggiatura a Chivu, rimasto un po’ stranito all’inizio. Più che le potenzialità dello schema, vedeva rischi sensibili di contropiede. Poi, però, il tecnico romeno si è fidato degli assistenti, esploratori continui dei campionati stranieri (molte diavolerie le hanno carpite dall’Arsenal…).
lo schema vincente
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Il risultato è stato proprio l’1-0 al volo di Zielinski su angolo di Calhanoglu, tagliente come carta vetrata: impossibile pensare a uno schema riuscito meglio. "Angelo, Filippo e gli altri sono stati bravissimi, ma non mi fidavo della loro idea, anzi ero proprio scettico…", ha ammesso lo stesso tecnico. Palombo, Lorenzon e gli addetti alle palle inattive avevano, però, visto subito la falla nella difesa a zona avversaria: Zanetti è solito schierare, infatti, una prima linea di sei uomini, una seconda di due e ulteriori due al limite dell’area. Proprio questa coppia è stata costretta a spostarsi per marcare gli interisti vicino all’angolo, da lì è nato lo spazio per il piattone di Zielinski. Gli altri due eventuali tiratori scelti, Barella e Dimarco (entrati nella ripresa), forse, sarebbero stati guardati a vista più di Piotr, che ha comunque ringraziato: "Palombo è sveglio, studia dai vari campionati, poi Calha mi ha messo un cioccolatino…".



