Zalewski, il "bambino" di Mou che fa volare l'Inter: "E adesso voglio restare qui"

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Il polacco, protagonista con gol contro il Torino, è arrivato dalla Roma nello scorso gennaio e il club nerazzurro può riscattarlo a 6,5 milioni

Dal nostro inviato Francesco Pietrella

11 maggio - 21:20 - TORINO

Dal mondo sommerso è tornato a galla un vecchio spunto: la fantasia. Nicola Zalewski ha ripescato un frammento della vecchia vita e l’ha incastonato dritto in porta. L’ha fatto con un tiro a giro da venti metri in cui c’è tutto l’estro di un ragazzo nato trequartista e spostato a sinistra, a tutta fascia, dopo un passato da numero dieci. Mourinho lo soprannominò il “bambino” e gli piazzò una telecamera addosso per tutto l’allenamento. Il destino li ha divisi, ma Nicola s’è portato dietro i suoi insegnamenti e ora bussa all’Inter: “La mia volontà è quella di restare, mi trovo benissimo con tutti”.

tiro a giro

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Il gol di Nicola è un messaggio dritto alla società. Una sorta di “riscattatemi” mostrato coi piedi. Al quarto d’ora ha raccolto un filtrante di Bastoni sulla sinistra, ha saltato Gineitis con un colpo di tacco a rientrare e ha graffiato Milinkovic con un destro a giro da venti metri. Un gol per mamma Ewa, un punto di riferimento da sempre, la donna che ha tenuto in piedi la famiglia dopo la morte del padre nel 2021. “Oggi è la festa della mamma, quindi lo dedico a lei”. I coniugi Zalewski partirono dalla Polonia negli anni Novanta per trasferirsi a Poli, in provincia di Tivoli. Nicola è cresciuto lì. Il viaggio l’ha portato a Milano, dove quest'anno ha preso parte della storia: è il 19esimo giocatore di movimento nerazzurro in gol. Tutta la rosa dell’Inter è andata a segno. Lui l'ha fatto da mezzala trovando il primo squillo in campionato alla ventunesima presenza. “All’inizio è stata una sorpresa giocare lì, ma qui è facile trovarsi bene in ogni ruolo. Ripeto, sto benissimo”.

il riscatto

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Marotta e Ausilio l’hanno preso a gennaio per rinforzare le fasce: un prestito con diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni. L’idea dei piani alti è quella di acquistarlo per assicurare un’alternativa su entrambe le corsie. Zalewski può giocare a destra e a sinistra senza problemi. Anche se oggi, a Torino, sotto la pioggia, ha giocato da mezzala mancina. Nel derby ha servito l'assist per De Vrij all'ultimo minuto. Parola chiave: utile. L’ultimo appunto è una curiosità: Zalewski giocherà la sua terza finale in quattro anni. Nel 2022 ha vinto la Conference con la Roma, nel 2023 ha perso l’Europa League e il 31 maggio volerà a Monaco con l’Inter per l’ultimo atto della Champions. Fin qui ha giocato solo contro il Bayern. “Una finale l'ho vinta, un’altra l’ho persa ingiustamente. Col Psg sarà la partita più importante della mia vita”. Un jolly può servire.

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