Wolff: “Piano triennale per Antonelli. Hamilton? Ha bisogno di tempo, va forte da metà stagione”

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Il team principal Mercedes fa il punto sull’ex pilota, ora in Ferrari: “Non basta cambiare squadra per disimparare a guidare”. E su Kimi: “Non avremmo affidato il sedile a chi non riteniamo un potenziale campione”

Federico Mariani

23 giugno - 17:41 - MILANO

Toto Wolff può sorridere: la Mercedes si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel Mondiale F1 2025. Non è solo George Russell, vincitore in Canada, a brillare: la crescita di Andrea Kimi Antonelli è sempre più evidente. Una scommessa vinta per il team principal, che aveva puntato sull’italiano per rimpiazzare Lewis Hamilton, passato alla Ferrari. Wolff ha parlato proprio di questi due piloti, Antonelli e Hamilton, al podcast Hot Pursuit di Bloomberg. Per entrambi, secondo Toto, servirà tanta pazienza prima di vedere grandi risultati, anche se le rispettive attese sembrano avere durate diverse. 

ANTONELLI

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L’adattamento di Kimi alla F1 è notevole considerando diversi fattori, come spiega il team principal Mercedes: “Gestire le gomme è diventato davvero difficile. Non basta essere veloci sul giro secco o in gara. È importante sfruttare le gomme senza scivolare e senza surriscaldarle. Guardate Oscar Piastri: gli è servito un anno e mezzo per arrivare al livello di Lando Norris e nel 2025, per la prima volta, è davanti. Penso che dipenda tutto dalla gestione gomme”. Wolff prosegue: “Probabilmente ad Antonelli servirà un programma triennale. Questo è il tempo di cui necessita un giovane pilota per sfidare un compagno di squadra più esperto e veloce. Ma non avremmo mai affidato il sedile a un pilota che non reputiamo un potenziale campione del mondo”. 

PAZIENZA PER LEWIS

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Inoltre Toto avverte anche i tifosi Ferrari: mai dubitare di Hamilton. La spiegazione è semplice: “Non basta cambiare squadra per disimparare a guidare. Abbiamo tutti bisogno di un periodo di adattamento. Lewis guida una macchina diversa e lavora con un nuovo team di ingegneri, senza dimenticare che è una squadra interamente italiana. Tutto questo richiede tempo”. Inoltre Wolff guarda con fiducia alla seconda metà del Mondiale: “Di solito, all'inizio della stagione, Lewis deve trovare il suo ritmo, mentre nella seconda parte ha sempre fatto molto bene. Quindi non lo escluderei dai protagonisti”. Parole di stima, derivanti anche da un rapporto d’amicizia: “Ci siamo promessi di continuare a essere amici. Ci sfidiamo in pista, ma, fuori dai circuiti, trascorriamo del tempo insieme. Non voglio perdere un'amicizia che dura da così tanti anni”. Del resto dodici stagioni non si dimenticano facilmente.

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