Le rivelazioni del campione britannico nell'autobiografia The Chain: "Un anno fa ero senza casa, ora guadagno più di prima. Ora non bevo più ma..."
11 ottobre - 16:15 - MILANO
La dipendenza dalla cocaina e dall’alcol, la risalita, la nuova vita cominciata con l’aiuto di Lance Armstrong. Dopo le anticipazioni del maggio scorso, Bradley Wiggins si è raccontato al Time alla vigilia della pubblicazione di “The Chain”, l’autobiografia del campione britannico che in carriera ha conquistato il Tour de France nel 2012 e 5 ori olimpici, tra pista e cronometro. “A Londra 2012 sniffavo cocaina dalla mia medaglia d’oro, odiavo il mio risultato. Era come urinare sulla tomba di qualcuno, e in quel momento stavo urinando sulla mia. La medaglia d’oro, il Tour de France. Tutto questo era morto per me” ha rivelato al Times. Wiggins dice di aver superato il periodo nero della sua vita, non è più dipendente dall’alcol anche se ha qualche dubbio sulla capacità di resistere alla tentazione: “Se bevessi tre pinte ogni tanto e qualcuno mi mettesse una riga davanti, probabilmente... Boh, non lo so. Ma non bevo più. Vado in palestra tutti i giorni. Ho una routine quotidiana che inizia alle 6.15. Vivo come se fossi un atleta professionista, programmo i miei pasti”.
la rinascita
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Dopo essere andato in rovina ed essere rimasto senza casa, è rinato: “Adesso guadagno più di quanto abbia guadagnato negli ultimi sei anni. Ho una casa di mia proprietà. Non sono più un senzatetto. Un anno fa ero senza casa”. E con la bicicletta ha fatto pace: “Nel weekend vado ancora in bici, con la stessa sensazione di libertà che provavo da bambino”. Nella lunga intervista Wiggins ha buttato sul Team Sky le accuse di doping che gli sono state rivolte. Dopo il suo ritiro, nel 2018, il comitato permanente del governo britannico lo ha accurato di aver barato, insieme alla sua squadra, per arrivare a vincere il Tour. Secondo il rapporto il Team Sky avrebbe sfruttato il sistema dell’esenzione terapeutica con una diagnosi di comodo di asma solo per far prendere a Wiggins corticosteroidi che avrebbero migliorato il rapporto peso potenza in vista della competizione. Wiggins ha sempre negato di aver assunto qualunque farmaco se non «per usi medici». “C’era qualcosa di più grave in ballo. Il team mi ha buttato sotto un autobus, per coprire qualcun altro. Ma verrà fuori. Mi piacerebbe sapere, in un modo o nell’altro, cosa sia successo realmente” ha detto.
La Gazzetta dello Sport
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