Volvo, creata la prima cintura multi-adattiva al mondo

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Un progetto per aumentare ulteriormente la protezione dei passeggeri: è in grado di adattarsi alle condizioni del traffico e a chi la utilizza. Il debutto con la Volvo EX60 nel 2026

Maurizio Bertera

18 giugno - 18:22 - MILANO

Oltre 50 anni di studi su incidenti stradali reali e un database unico che comprende dati relativi a più di 80.000 occupanti coinvolti in collisioni: non stupisce che l'ennesimo salto di qualità nella protezione di chi viaggia sia firmato da Volvo Cars. È la prima cintura di sicurezza multi-adattiva al mondo: "Rappresenta un’altra tappa fondamentale per la sicurezza automobilistica. È un’evoluzione importante della cintura a tre punti, introdotta dalla nostra Casa nel 1959, che si stima abbia salvato oltre un milione di vite” sottolinea Asa Haglund, responsabile del Centro di Sicurezza di Volvo Cars. Il nuovo equipaggiamento che vedremo nel 2026 montato sulla EX60 elettrica è stato messo a punto nella struttura che quest'anno celebra il suo 25° anniversario. Si tratta di uno dei laboratori più avanzati al mondo, dove è possibile simulare una vasta gamma di incidenti reali e testare soluzioni ben oltre gli standard normativi.

L'IMPORTANZA DEI SENSORI

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Progettata per rispondere alle esigenze specifiche di ogni passeggero, la nuova cintura di sicurezza multi-adattiva (questo il nome completo) utilizza dati raccolti in tempo reale dai sensori dell’auto, sia interni che esterni, per calibrare la risposta della cintura in base a peso, altezza, corporatura, posizione del sedile e dinamiche di un ipotetico incidente. In pratica, si tratta di un sistema intelligente in grado di modulare la forza esercitata sul corpo in caso di impatto. Un esempio? In base a quanto dichiarato dal brand svedese di Geely, in uno scontro violento una persona di corporatura robusta riceverà una maggiore tensione per proteggere la testa, mentre per un passeggero più minuto in un incidente lieve, la tensione sarà ridotta per evitare fratture alle costole.

DA TRE A UNDICI PROFILI

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Alla base del sistema c’è un notevole incremento dei cosiddetti profili di limitazione del carico, passati dai classici tre a ben undici. Una modifica che ha permesso alla Casa di ottenere una gamma molto più ampia di regolazioni possibili, che consente di ottimizzare la protezione per ogni singola situazione. I dati raccolti dai sensori inoltre vanno ad arricchire un database che è in continua evoluzione grazie ad aggiornamenti software "over-the-air". Man mano che Volvo Cars raccoglie più dati, quindi, il sistema migliora la comprensione degli occupanti, i nuovi scenari e le strategie di risposta, in modo da intervenire con un livello di precisione impensabile. Per capirsi ancora meglio, nel malaugurato caso di incidente, o meglio, ancora prima che si arrivi all’impatto, il nuovo sistema, in un millesimo di secondo, è in grado di combinare i dati provenienti da tutti i sensori, interpretando la tipologia di incidente (velocità, direzione, angolo d’impatto) e trasmettendo alla cintura di sicurezza la regolazione più appropriata tra quelle presenti.

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