Vita da Carlo 4, Verdone tra risate e omaggi al cinema del passato. E sulla Roma di Gasp...

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Nella quarta stagione su Paramount+ ci saranno anche le comparsate di Francesca Fagnani e Alvaro Vitali

Emanuele Bigi

25 ottobre - 17:54 - MILANO

Carlo Verdone chiude la 20ª Festa del Cinema di Roma con le prime quattro puntate dell’ultima stagione della serie Vita da Carlo (su Paramount+ dal 28 novembre). Dopo le critiche piovute per la conduzione del suo Sanremo, Carlo si ritira a Nizza, lontano dai pettegolezzi e libero di non pensare a nulla. Ma una nuova opportunità gli piomba addosso grazie a un amico dell’ex moglie Sandra (Monica Guerritore): insegnare recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

Locandina di Vita da Carlo 4 con Verdone

Vita da Carlo 4: la trama della serie

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Carlo accetta il ruolo. Si confronta coi giovani allievi e con il collega Sergio Rubini, insegnante di regia, il quale gli darà del filo da torcere: si vuole infatti vendicare del collega e farlo cacciare dalla scuola per quella volta che nel film Al lupo al lupo gli tagliò un intero monologo. Nella serie ci sono anche le comparsate di Francesca Fagnani e Alvaro Vitali, che appare nei sogni di Verdone.

L’omaggio al cinema del passato, al padre e ai giovani

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"Questa ultima stagione è un omaggio a mio padre Mario, ai giovani che si stanno affacciando nel mondo dello spettacolo e al grande cinema del passato - afferma Verdone -. Ho nostalgia di quel tipo di cinema, dell’eleganza, della serietà dell’epoca e del divismo, che non c’è più. Oggi si vestono tutti uguali. C’è una generazione di attori ventenni in gamba che meriterebbero una certa considerazione, altrimenti rischiamo di fare i film con lo stampino e con lo stesso cast. I giovani vanno messi alla prova. I grandi nomi di attori e registi non funzionano più, servono storie credibili e potenti per portare le persone al cinema".

Alvaro Vitali a Vita da Carlo

L’omaggio ad Alvaro Vitali

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In Vita da Carlo 4, Verdone ha chiamato Alvaro Vitali, scomparso lo scorso giugno. Appare nei suoi sogni. "Alvaro per me rappresenta il cinema del passato di Fellini, più che Pierino - racconta l’attore e regista che il 17 novembre sarà per un giorno Sindaco di Roma - Fellini era innamorato di questo ometto con la faccia strana. Averlo nel cast era come avere un ponte che mi legasse a quel mondo. Alvaro era molto malato, durante le riprese avevo paura che non riuscisse a terminare la serie. Chiamarlo è stato un atto dovuto. Gli ho voluto bene e sono contento che abbia fatto l’ultimo lavoro con me".

Francesca Fagnani a Vita da Carlo

Carlo Verdone sulla Roma di Gasperini: "Una campagna acquisti disastrosa"

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Da romanista sfegatato, l’attore e regista ci dice la sua sulla squadra di Gasperini. "La Roma ha fatto una campagna acquisti che non capisco - commenta - i due centravanti Dovbyk e Fergurson che cosa stanno facendo? Non stanno dando un apporto davanti. Era necessario dare via Eldor Shomurodov? Nell’ultima parte dello scorso campionato aveva dimostrato di saper segnare e correre. Anche Jesse Saelemaekers, ceduto al Milan, sta facendo bene. È stata fatta una campagna acquisti disastrosa. Non è colpa di Gasperini, ma non c’è l’attacco". 

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