I veneti sbloccano il match con Candé al 60'. Otto minuti dopo palo di Ranieri e sul ribaltamento di fronte il raddoppio di Oristanio. Ai viola non basta il gol di Mandragora
Tre punti d'oro, che permettono al Venezia a 180' dalla fine della stagione di uscire dalla zona retrocessione, seppure per un solo punto (29 contro i 28 di Empoli e Lecce). Il 2-1 alla Fiorentina, firmato da Candè e Oristanio, accende i sogni in laguna e spegne quelli di Champions per la Viola, riaccesi temporaneamente dalla rete di Mandragora al 77', superata all'ottavo posto dal Milan (qui la classifica). La squadra di Palladino, priva di Kean e Gudmundsson, ha faticato a trovare punti di riferimento in avanti e nella ripresa è parsa pagare le fatiche di coppa, calando fisicamente alla distanza, pur riuscendo a reagire al doppio svantaggio e a rimettere in discussione il risultato nell'ultimo quarto d'ora.
primo tempo
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Kean nemmeno convocato, Gudmundsson in tribuna ancora affaticato dopo la gara col Betis, Palladino schiera Beltran come unica punta. Davanti Di Francesco sceglie la coppia Yeboah-Oristanio, coppia dinamica per non dare punti di riferimento alla difesa viola. E infatti viene da loro due la prima chance per il Venezia, con il passaggio del ghanese-italiano troppo largo per il compagno di reparto. E' poi Busio ad andarsene sulla sinistra ma Pongracic anticipa Oristanio sulla linea dell'area piccola. La Fiorentina reagisce col possesso palla ma senza pungere. Gioco molto spezzettato con 11 falli fischiati nei primi 20'. Ci prova Mandragora da fuori, con palla in curva. La prima vera chance viola arriva al 27': Beltran recupera palla in scivolata, serve Fagioli che appena dentro l'area di piatto destro costringe Radu al volo per mettere in angolo. Ndour col sinistro mette i brividi al Penzo ma il suo tiro a giro è largo in chiusura di tempo. La Fiorentina rischia tantissimo nel recupero incassando un contropiede da angolo: se ne va Yeboah, salta un difensore ed entra in area ma calcia a lato. Squadre al riposo sullo 0-0, con ritmi calati col passare dei minuti.
ripresa
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Avvio ancora sotto ritmo per entrambe, con l'aggravante della pioggia. Tanti, troppi fischi di Marchetti, non permettono al match di decollare. Fagioli è bravo a battere velocemente una punizione e pescare Richardson ma Radu in uscita bassa anticipa Ranieri, ben servito dal figlio di Sugar Ray. Sulla ripartenza rischia la Viola, Yeboah trova in area Oristanio ma il tiro dell'attaccante da due passi è sbilenco e termina sull'esterno della rete. Ma il gol arriva poco dopo, al 61': Kike Perez scodella un sinistro in mezzo all'area, la difesa viola si dimentica di Candé che controlla (con la mano? Non per il Var) e batte De Gea da due passi. Palladino corre ai ripari inserendo Adli e Folorunsho per Ndour e Richardson. Al 68' succede di tutto. Ranieri va a centimetri dal pari, con Radu e il palo e negarglielo. Ribaltamento di fronte , cross di Zerbin e testa vincente di Oristanio per il 2-0 Venezia. Yeboah sfiora poi il 3-0 coi viola bilanciati nel tentativo di riaprire il match. Cosa che avviene al 77' grazie a una magia di Mandragora che da terra trova un tiro che s'insacca alla destra di Radu. Conde, appena entrato, si gira una caviglia (su brutta entrata di Pablo Marì, nemmeno ammonito) uscendo in barella, al suo posto Di Francesco inserisce Haps per i 7' minuti di recupero. Che non bastano alla Fiorentina per trovare il pari.