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All'età in cui si va in Arabia, il bomber ex operaio che ha fatto il miracolo a Leicester viene a giocarsi la salvezza in Italia: tutti i perché di un bomber che attacca la realtà prima che la profondità
Marco Ciriello
11 settembre - 10:10 - MILANO
"Ma tu non la smetti proprio mai di correre?" gli chiese Josè Mourinho qualche anno fa, dopo averlo visto andare e andare e andare ancora con la testa bassa e la prontezza di tiro. Il calciatore che correva era Jamie Vardy, tra quelli che fecero l’impresa col Leicester di Claudio Ranieri. E no, non ha smesso ancora di correre. Ora lo vedremo farlo per i campi italiani, anche se ha 38 anni e si porta dietro molti dubbi, iscrivendosi – tardivamente – al club degli “old men with great hopes in their feet” (vecchi uomini con grandi speranze nei loro piedi) che comprende Kevin De Bruyne, Luka Modric e Edin Dzeko: aviotrasportati nel nostro campionato un attimo prima di smettere. Vardy è riuscito a unire due provincie: Sheffield e Cremona, continuando la sua vita da film di Ken Loach.