Il 42% dei bambini statunitensi
chatta con l'IA per compagnia. Circa un terzo delle
conversazioni però (37%), finisce con il trattare temi violenti
o sessualmente espliciti. Lo dice una ricerca di Aura,
piattaforma che si occupa di sicurezza online per minori e
famiglie, secondo cui, "i risultati sono un campanello
d'allarme: gli strumenti di chat basati sull'intelligenza
artificiale stanno diventando una forza formativa nello sviluppo
emotivo e sociale dei bambini", si legge in una nota ufficiale,
"influenzando il modo in cui pensano e affrontano le situazioni,
spesso in silenzio e spesso da soli". Le principali compagnie
che sviluppano chatbot stanno lavorando a sistemi che
riconoscano la fascia d'età degli interlocutori, per adattare il
comportamento ed evitare argomenti sensibili.
Per il rapporto "State of the Youth" di Aura, i minori iniziano
a conversare in modo maturo con l'intelligenza artificiale prima
di quanto molti genitori si aspettino. Tra gli undicenni che
usano l'IA per compagnia, il 44% lo fa per argomenti violenti,
mentre il sesso è comune a 13 anni, comparendo nel 63% delle
conversazioni. A 16 anni, arriva un'altra svolta, quando il 19%
delle chat assume la forma di supporto emotivo. L'86% dei
genitori intervistati ritiene che i bambini crescano più
velocemente rispetto alle generazioni precedenti e il 34%
afferma che i figli iniziano a comportarsi come adolescenti già
a 11 o 12 anni. Allontanare i minori dalle chat non è semplice.
Per il report, privare i bimbi di un dispositivo provoca
frustrazione (56%) o fastidio (50%), e solo il 16% afferma che
le conseguenze siano utili.
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3 ore fa
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