Ultimatum Fabregas: ora o mai più. L'Inter spera nel sì di Cesc, ma deve liberarsi lui

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Oggi vertice tra il tecnico e il suo club: in caso negativo, volata tra Vieira e Chivu

Davide Stoppini

Giornalista

5 giugno - 00:17 - MILANO

Siamo al dentro o fuori: Fabregas, ci stai? Te la senti di salire sul treno che si è fermato in maniera brusca alla stazione di Monaco di Baviera sabato scorso? Non c’è più tempo per aspettare: serve una risposta in un senso o nell’altro. E l’Inter è moderatamente ottimista sul fatto che il tecnico catalano faccia cenno di sì con la testa. La giornata chiave è oggi: Fabregas avrà un colloquio diretto con il Como e capirà - lui e di conseguenza tutta l’Inter - se riuscirà a liberarsi. Se così realmente fosse, già domani il catalano sarebbe il nuovo allenatore dell’Inter. Questo è il succo al termine di una giornata piena di alti e bassi. 

a londra

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I bassi, per la verità, tutti durante la mattinata, a margine del convegno SWXS di Londra, al quale partecipavano insieme Mirwan Suwarso, presidente del Como, e lo stesso Fabregas, legato al club lombardo fino al 2028. "Il nostro percorso è lungo, sarà per più stagioni e ruota attorno a Cesc Fabregas, che non lascerà il club", ha detto pubblicamente Suwarso. Poco più tardi, ecco anche le parole di Fabregas: "Ho iniziato con questo club perché pensavo a un progetto a lungo termine, non voglio finire la mia carriera in un club dove lavoro per uno o due anni e basta. Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, qui posso lavorare nel modo che voglio. Abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa ambizione. Il presidente mi permette di lavorare come voglio, nel modo in cui vedo le cose". Parole oggettivamente che segnano un grande legame con il Como. In un contesto pubblico, ovviamente. Pareva il capitolo finale, la pietra tombale all’inseguimento dell’Inter, che ha messo proprio il catalano in cima alle sue preferenze per il post Inzaghi. Poi nel pomeriggio è arrivata la risalita del club nerazzurro. Che non ha - privatamente - intercettato segnali di chiusura di Fabregas. Il d.s. Ausilio, presente a Londra ufficialmente per questioni legate al mercato, ha comunque avuto un primo contatto del tutto informale in serata in cui ha raccolto altri segnali positivi. Non definitivi, certo. Serve tempo. Quanto ancora? Quarantottore ore al massimo. L’Inter vuole Fabregas, ma deve essere il catalano a fare il passo con il Como, club del quale detiene anche delle azioni. Oggi sia Fabregas sia Suwarso rientreranno in Italia: saranno ore cruciali. L’Inter va diritta verso il catalano, al quale vuole affidare un progetto a lungo termine. Peraltro, fa pendere la bilancia dalla parte nerazzurra il fatto che proprio ieri i dirigenti del Como avrebbero cominciato dei sondaggi per altre soluzioni in panchina, segno che anche da quelle parti ormai non escludono la possibilità di una separazione da Fabregas. 

alternative

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La strada resta complicata, va detto. Perché c’è un margine di incertezza che neppure la stessa Inter governa fino in fondo ed è quello di cui parliamo nel pezzo a fianco, ovvero quanto forte realmente sia la voglia di Fabregas di salire subito sull’ottovolante oppure rimandare il salto in alto della carriera al 2026. Di sicuro l’Inter deve cautelarsi. Le alternative sono sempre e solo due: Patrick Vieira e Cristian Chivu. I nerazzurri hanno fretta, lunedì è fissato il raduno ad Appiano in vista della partenza di mercoledì destinazione Los Angeles, per il Mondiale per club. Il presidente Marotta vuole chiudere a breve la faccenda: anche per una questione di immagine, non sarebbe il massimo presentarsi in California con un tecnico “a tempo”. «Noi siamo l’Inter, sapremo superare anche questo momento imprevisto e di difficoltà ma che non ci spaventa», ha detto ieri Marotta. Non resta che accelerare, allora: palla a Fabregas, che quando giocava a centrocampo sapeva trovare sempre il numero vincente. Ora ne serve un altro, per raggiungere l’Inter.

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