Kiev colpisce una raffineria di petrolio a Krasnodar: danni e blackout. Esplosioni anche nella capitale. L'Ue accelera per l'intesa sull'uso degli asset russi: attese le comunicazioni della premier Meloni in Parlamento
17 dicembre 2025 | 08.14
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Ancora una notte di attacchi incrociati tra Ucraina e Russia, mentre la diplomazia continua, con non poche difficoltà, a carcare un accordo che porti a un cessate il fuoco. L'Ue intanto, alla vigilia del summit di domani, accelera per l'intesa sull'uso degli asset russi, ma l'Italia resta cauta e oggi la premier Meloni riferisce in Parlamento in preparazione del Consiglio europeo.
Droni Kiev colpiscono raffineria di petrolio russa
Un serie di esplosioni si sono verificate nella notte in una raffineria di petrolio nella città russa di Slavyansk-on-Kuban, durante un attacco di droni ucraini. Lo riportano i media locali. Il canale di notizie Telegram Exilenova Plus ha pubblicato un video girato dai residenti che mostra la raffineria di petrolio locale in fiamme. Slavyansk-na-Kuban si trova nel Territorio di Krasnodar, nella Russia meridionale , vicino al Mar d'Azov e al Mar Nero.
Stamattina, il Quartier Generale Operativo del Territorio di Krasnodar ha riferito che l'attacco ha danneggiato due linee elettriche ad alta tensione, causando blackout per oltre 38.000 persone. Secondo quanto riferito dalle autorità, due persone sono rimaste ferite a causa della caduta dei detriti. Il Ministero della Difesa russo ha affermato che 31 droni ucraini sono stati abbattuti durante la notte nel territorio di Krasnodar.
Attacco con droni su Kiev
Esplosioni sono state segnalate a Kiev durante un attacco di droni russi sulla capitale ucraina. Al momento dell'attacco, il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko ha riferito che nel distretto di Obolonskyi erano operative le difese aeree.
La Russia colpisce regolarmente le città dell'Ucraina , prendendo di mira infrastrutture critiche mentre continua a portare avanti la sua guerra nonostante gli sforzi degli Stati Uniti per mediare la fine delle ostilità.
Il punto sui negoziati
Sul fronte dei negoziati, all’indomani del vertice di Berlino che aveva riacceso le speranze di un negoziato, da Mosca arriva una nuova doccia fredda: no alla tregua natalizia, no alla presenza di truppe Nato in Ucraina e no a qualsiasi compromesso sul Donbass. Zelensky, però, rilancia: le proposte elaborate con Washington saranno pronte entro pochi giorni e gli Stati Uniti le sottoporranno poi al Cremlino.
Intanto l’Unione europea accelera sull’intesa per l’utilizzo degli asset russi in vista del summit di giovedì, mentre l’Italia mantiene una linea prudente. Oggi la premier Meloni riferisce in Parlamento in preparazione del Consiglio europeo.
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