Tutta la forza mentale di Sinner: è primo al mondo per punti sotto pressione

2 ore fa 1

Il dato Atp: Jannik è primatista per palle break salvate, quando l'avversario stava per strappargli il servizio si è salvato il 74% delle volte. Ma i numeri dicono che fa la differenza anche nei game in battuta, grazie soprattutto alla prima di servizio

Giuseppe Di Giovanni 

22 ottobre - 16:22 - MILANO

Sicuramente la partita giocata quasi un anno fa e vinta contro Novak Djokovic a Malaga, dove annullò tre match point consecutivi al serbo (nessuno ci è mai riuscito prima e dopo), rappresenta il biglietto da visita della forza mentale di Jannik Sinner. Lo stesso numero uno del mondo non fa mistero che la bravura nel gestire i momenti difficili, la capacità di rimanere sempre lucido anche di fronte alle difficoltà e la forza mentale sono le armi migliori di un giocatore che sta vivendo il suo prime. E lo confermano anche le statistiche Atp, nelle quali Jannik è primo in assoluto per i punti sotto pressione. 

NUMERI CLAMOROSI

—  

In questo 2024 di dominio che ha portato sette tornei più il ricchissimo Six Kings Slam, Jannik ha polverizzato la concorrenza. Merito di un servizio poderoso, con il quale ha vinto il 91% dei game giocati in battuta. Sinner ha una percentuale pazzesca sulla prima di servizio (il 79%), ma il dato che lascia tutti a bocca aperto è quello sulle palle break salvate. Jannik ha affrontato in questa stagione 311 palle break, salvando il 74% di opportunità per l'avversario di strappare il servizio. Praticamente, chi gioca contro Sinner ha bisogno di quattro palle break per togliere la battuta all'azzurro. 

IL CONFRONTO

—  

I numeri sono ancora più clamorosi in confronto ai suoi rivali. Alcaraz, che in questo 2024 ha giocato 61 partite (contro le 71 di Jannik), ha prodotto meno della metà degli ace dell'azzurro (229 a 527), avendo statistiche inferiori a Sinner su tutto, tranne che per le palle break a favore che vengono trasformate (differenza minima tra il 43% di Carlitos e il 42% di Jannik). Alcaraz è in grado di salvare il 62% delle palle break: statistica sicuramente buona per il vincitore di Roland Garros e Wimbledon, ma molto lontana da quella del numero 1 del mondo. Tutti gli altri sono indietro. Zverev si difende con il 69% di palle break salvate, in un 2024 che ha portato tanti buoni risultati ma un solo titolo (a Roma). Djokovic, che ha giocato appena 46 partite in questo 2024, è un maestro nell'aspetto mentale, ma le sue statistiche sotto pressione sono nettamente peggiori rispetto a quelle di Jannik (Nole ha il 65% di palle break salvate). 

LA CLASSIFICA

—  

Nella classifica combinata fra palle break salvate e trasformate, tie-break vinti e set decisivi portati a casa (Sinner ha in queste ultime due voci il 70 e il 76% delle statistiche a suo favore), Jannik è nettamente primo. Il suo "Under Pressure Rating" è di 260.9, infinitamente superiore rispetto a quello di Daniil Medvedev. Il russo è secondo in questa speciale classifica, con 245.9. Non è un caso, visto che Meddy è un altro abile alchimista che fa della forza mentale uno dei suoi cavalli di battaglia. Se al terzo posto sorprende Ruud, appena sopra Djokovic, colpisce il sesto posto di Alcaraz. Ma Carlitos ha già detto di voler lavorare sui suoi cali di tensione, troppo frequenti anche in questo 2024 (lo precede anche l'australiano Thompson in questa speciale classifica). Nella combo fra le quattro specialità Zverev è addirittura 23°, nettamente sotto rispetto a nomi che non ti aspetti che sono in top 10. Da Nuno Borges a Lehecka, passando per Fils e Machac. Tutti molto lontani dallo strapotere di Jannik, che ogni giorno allena la mente per diventare sempre più forte.

Leggi l’intero articolo