Tudor: "Yildiz ingenuo, ma una vittoria così fa crescere. Bologna e Lazio? Non vedo l'ora"

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Il tecnico bianconero si gode il successo contro la squadra di Nesta, non colpevolizza oltremodo il turco per l'espulsione e torna sul ko coi gialloblù

Fabio Russo

Giornalista

27 aprile - 20:52 - MILANO

"Una vittoria così non mi dispiace, perché fa crescere i ragazzi". Igor Tudor è soddisfatto dopo il successo della sua Juventus contro il Monza, che gli regala una notte al quarto posto in attesa degli impegni di Bologna e Lazio. "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo e ci stava anche un altro gol, poi quell'episodio (l'espulsione di Yildiz, ndr) ha cambiato la gara - esordisce l'allenatore bianconero ai microfoni di Sky -. Il secondo tempo è stato una battaglia: abbiamo tirato fuori questa vittoria con le unghie e l'abbiamo fatto in un modo che mi è piaciuto, con sofferenza. A pallone, al di là di tattica e sistemi, vince chi ha più voglia e agonismo". 

tudor su yildiz

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Tudor, insomma, ribadisce il concetto "allegriano" già espresso dopo la sconfitta di Parma e, proprio su quella gara, torna a puntualizzare. "La squadra dal punto di vista mentale può e deve crescere, ma giocare a Parma, che non perde da cinque giornate, magari in questo momento è più difficile che giocare contro l'Inter - precisa il tecnico juventino -. Ho rivisto 2-3 volte la partita di mercoledì: abbiamo concesso poco e nel secondo tempo abbiamo spinto, ci è mancato il tiro giusto o qualcuno che facesse la differenza là davanti". Adesso, però, arriva il difficile: sulla strada della Juve verso la Champions ci sono le trasferte di Bologna e Roma (contro la Lazio), da affrontare senza Yildiz. "Mi spiace perché mancherà lui, Gatti si è fatto male e Koopmeiners ha un'infiammazione importante al tendine  - aggiunge Tudor -. Sono pezzi importanti, ma nessuna scusa: undici forti li troveremo... Non vediamo l'ora che inizino questi scontri: sono belli e un'opportunità per far vedere che siamo questi". Per Kenan, comunque, arriva l'assoluzione piena del suo allenatore. "È stata un'ingenuità, perché è un ragazzo per bene - conclude a Dazn -: secondo me gli voleva dare una spallata che è finita male. È un ragazzo d'oro, questo episodio lo farà sicuramente crescere: era tanto dispiaciuto, a fine partita ha ringraziato la squadra per aver vinto".

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