Alla vigilia della gara di Champions l'allenatore pensa al campionato: "Se avessimo giocato contro la Cremonese e non contro il Milan, saremmo primi in classifica"
Dal nostro inviato Filippo Cornacchia
21 ottobre 2025 (modifica alle 20:57) - MADRID
Real Madrid, ma anche calendari e analisi esterne sul momento della Juventus. Igor Tudor è un fiume in piena e non le manda a dire. “Mi aspetto una grande reazione, credo che domani faremo una partita importante, coraggiosa e con la volontà di far male al Real Madrid”. Tudor indica la strada per scacciare il momento no e uscire indenne dalla super sfida in casa dei blancos di Mbappé: “Non si può venire al Bernabeu e speculare troppo, il Real Madrid in un secondo ti può fare gol”, spiega l’allenatore della Juventus sotto gli occhi dei dirigenti Damien Comolli, Giorgio Chiellini e Francois Modesto. Il momento è difficile – una sconfitta e cinque pareggi nelle ultime sei uscite – e Igor prova a tenere polemiche, critiche e nomi dei successori lontano dalla squadra. “Le voci e i nomi dei miei possibili successori? Io non penso a me, sono concentrato soltanto sulla squadra. Vivo le difficoltà con lucidità e concentrazione per capire cosa sia meglio per la squadra”.
CALENDARI E ANALISI
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Tudor si toglie anche qualche sassolino: dai calendari alle analisi esterne sui risultati della Signora. "Algoritmi o non algoritmi, questo è un calendario da pazzi. Abbiamo affrontato Borussia Dortmund, Villarreal e ora Real Madrid in Champions, Inter, Atalanta e Milan in campionato… Contro Inter, Borussia Dortmund, Atalanta e Villarreal nel secondo tempo sono state grandi prestazioni, in mezzo c’è il Verona dove ci hanno negato un rigore… Se pareggiamo con il Milan, i tifosi non sono contenti. Se avessimo giocato contro la Cremonese e non contro il Milan, saremmo primi in classifica. Crisi Juve? Nessuno dice che abbiamo affrontato tutte queste gare difficili una dopo l’altra. Non siamo stati perfetti noi e nemmeno io, però se pensiamo ai moduli 3-8-2 o ai numeri allora la strada è sbagliata. Bisogna avere onestà intellettuale e capire la situazione: siamo un’ottima squadra quando siamo al massimo. Bisogna essere umili e lucidi. Un pareggio non sono sempre due punti persi, ve lo dico io con grandissima autocritica. A me questa squadra piace, ma la maglia pesa. Se l’analisi è noi siamo la Juve allora bisogna vincere sempre, non è una analisi giusta”. Intanto c'è il Real Madrid e Tudor cerca una vittoria di lusso in Champions per svoltare e magari qualche gol delle punte, a secco dalla sfida di settembre contro il Borussia Dortmund. “Devono tirare di più in porta, Vlahovic l’ho visto bene”.
COMANDA KHEPHREN
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Determinante, al Bernabeu, sarà anche l’apporto di Khephren Thuram, sempre più uomo squadra della Juventus: “Abbiamo parlato tra noi di quello che è successo a Como – ha spiegato il centrocampista francese, in conferenza accanto al tecnico -. Vogliamo fare meglio. E abbiamo fiducia, non paura. Siamo consapevoli della nostra responsabilità e dobbiamo dimostrarlo in campo”. Chiusura su Mbappé: “Ha dimostrato di essere il migliore al mondo, anche più di Lamine Yamal”.