Trump vieta i viaggi negli Usa da 12 Paesi: "Motivi di sicurezza"

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Altri 7 Paesi soggetti a restrizioni di viaggio parziali. La decisione dopo l'attacco in Colorado alla manifestazione in sostegno degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza

Donald Trump - Afp Donald Trump - Afp

05 giugno 2025 | 07.21

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Il presidente americano Donald Trump ha firmato un divieto di viaggio negli Stati Uniti da 12 Paesi dopo l'attacco sferrato da un uomo, che sarebbe entrato nel Paese illegalmente, alla manifestazione in Colorado a sostegno degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.

"Il recente attacco terroristico a Boulder, in Colorado, ha evidenziato gli estremi pericoli che l'ingresso di cittadini stranieri non adeguatamente controllati pone al nostro Paese", ha affermato Trump in un videomessaggio. Insomma, ha spiegato il presidente, le nuove restrizioni, che colpiscono principalmente i paesi africani e asiatici, sono necessarie per rafforzare la sicurezza nazionale e combattere il terrorismo.

I Paesi interessati al divieto sono Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Secondo Trump, molti dei paesi presenti nell'elenco hanno rifiutato di accettare il rimpatrio dei propri cittadini o hanno registrato tassi di superamento della scadenza del visto che l'amministrazione ha ritenuto "inaccettabili" e indicativi di "un palese disprezzo per le leggi sull'immigrazione degli Stati Uniti".

Alcuni paesi nell'elenco, come Sudan, Yemen e Somalia, avrebbero misure di screening e controllo inadeguate, si legge nella nota. Altri sette Paesi sono stati soggetti a restrizioni di viaggio parziali, con programmi di visto sospesi, ma senza un divieto assoluto. Si tratta di Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela.

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