Un consorzio guidato da Oracle avrà
il controllo del TikTok negli Stati Uniti. Mentre Donald Trump
rivendica l'accordo l'operazione per salvare la popolare app e
si appresta a sugellarla nella telefonata con Xi Jinping in
programma venerdì, i primi dettagli sull'intesa raggiunta con la
Cina per la piattaforma iniziano a emergere. Un consorzio di
investitori che include Oracle, Silver Lake e Andreessen
Horowitz avrà l'80% di una nuova società che sarà creata per
gestire le attività statunitensi di TikTok. Il restante 20% sarà
in mano cinese. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal,
il consiglio di amministrazione della società sarà in prevalenza
statunitense, con un componente del board nominato dal governo
americano. Oracle, che vanta una partnership di lunga data con
la piattaforma gestirà i dati degli utenti nei suoi centri in
Texas. Ai clienti americani dell'app sarà chiesto si trasferirsi
su una nuova applicazione, che opererà su un set di algoritmi di
raccomandazione per i contenuti usando la tecnologia concessa in
licenza da Bytedance. L'intesa è ancora in via di definizioni e
mentre Trump e Xi si apprestano ad approvarla in via definitiva,
la casa Bianca ha esteso al 16 dicembre la scadenza per la
vendita o il divieto di TikTok. Un'estensione necessaria per
concedere il tempo necessario per la definizione dei dettagli e
rendere la nuova realtà operativa, senza periodi di oscuramento.
Trump aveva lasciato intendere che diversi colossi americani
volevano mettere le mani sulla piattaforma. "Un gruppo di grandi
aziende vuole comprarla", ha detto prima di imbarcarsi con la
First lady a bordo dell'Air Force One diretto in la Gran
Bretagna per la sua visita di stato. La svolta con Pechino su
TikTok è stata raggiunta, ha spiegato il segretario al Tesoro
Scott Bessent con Cnbc, dopo che Trump "ha chiarito che sarebbe
stato disposto a lasciare che TikTok sparisse, che non avremmo
rinunciato alla sicurezza nazionale in favore dell'accordo". Ora
la palla è di nuovo a Trump che, insieme a Xi, dovrà mettere
fine alla lunga disputa sull'app. Nella loro attesa
conversazione telefonica, la prima da giugno, il presidente
americano e l'omologo Xi Jinping avranno molto da discutere:
TikTok, aerei Boeing, magneti in terre rare e Taiwan, in vista
del possibile vertice di persona all'Apec di fine ottobre in
Corea del Sud. Allo stato, TikTok non è un punto di svolta, ma
aiuta ad allentare le tensioni. Prima di Madrid, la Cina ha
evidenziato tre questioni prioritarie: dazi unilaterali sui suoi
prodotti, abuso dei controlli sull'export e TikTok. Con
quest'ultimo risolto per primo, le due questioni principali
restano irrisolte. Per Pechino era importate far partire il
confronto di fronte alla pressione crescente della strategia Usa
di accerchiamento: accordi bilaterali con partner chiave sul
commercio e clausole anti-Cina, come quelle contro il trasbordo
siglate con il Vietnam.
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