Torino, Baroni: "Ho chiesto di essere squadra e lo siamo stati. Disputato una partita attenta"

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Le dichiarazioni dell'allenatore granata al termina della sfida contro i viola valida per la seconda giornata di Serie A

Matteo Curreri

31 agosto 2025 (modifica il 31 agosto 2025 | 21:51)

Al termine di Torino-Fiorentina 0-0, gara valida per la seconda giornata di Serie A, Marco Baroni - dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster - ha commentato la partita anche in conferenza stampa. Di seguito le sue risposte alle domande dei molti giornalisti presenti nella sala conferenze dello Stadio Olimpico Grande-Torino.

E' sempre difficile ripartire dopo quanto visto a San Siro. Ti ha soddisfatto questa gara?

"Ho visto un Torino che ha giocato da squadra dall'inizio alla fine. Abbiamo creato occasioni importanti. E' un processo di crescita. Franco ha giocato l'ultima partita a novembre, Ngonge ha pochissimo minutaggio, lo stesso Simeone. Qui abbiamo cambiato tanto. Abbiamo pochi allenamenti, ma non deve essere un alibi. Ho chiesto di essere squadra e lo siamo stati e questo è un primo mattoncino".

Pioli ha parlato di molte palle lunghe da parte vostra... 

"Se ci vengono a prendere alti ho Casadei e mi gioco la palla su di lui. Dovevamo gestire meglio altre situazioni. Asllani ha fatto cinque allenamenti e deve trovare la condizione. Non è che le cose si possono fare da un giorno all'altro. La squadra ha fatto una partita attenta e ha creato le occasioni per vincere".

Una reazione dopo l'Inter si è vista?

"Nell'Inter c'erano dieci undicesimi di una squadra che ha giocato la finale di Champions. Noi abbiamo fatto una partita troppo pulita. Il dolore provato a Milano è stata opportunità per lavorare sugli errori e ripartire, perché a San Siro non siamo stati squadra. 7 angoli a 3 potevamo sfruttarli meglio, ma credo che più avanti ci sarà maggiore cattiveria nell'attaccare. Non cerco alibi: credo nel valore nella squadra, quella di oggi è la prima pietra, dobbiamo lavorare tanto, ma vedo i presupposti".

Sulla Fiorentina?

"La Fiorentina è una squadra forte e noi dobbiamo lavorare tanto. Poi piano piano, se siamo bravi, possiamo alzare l'asticella. La cosa principale è lavorare a testa bassa sul gruppo che abbiamo e lo faremo".

Quanto secondo lei ha influito il fatto che abbia giocato Maripan? 

"Maripan è un giocatore importante, di personalità. Quando vi ho detto che sarebbe stato della partita, mi aspettavo una gestione diversa. Io sono abituato a vedere la squadra in 16 e avevo altri piani. Oggi ha fatto una buona partita, come anche altri. Volevo vincere, ma sono contento della prestazione di squadra".

Asllani sta bene? 

"Asllani e Simeone hanno avuto qualcosa in settimana ma sono stati solo sovraccarichi. Quando lasci una squadra non è che spegni l'interruttore così. Io sono già contento per la tenuta che ha avuto Asllani, ma è uscito solo per crampi". 

Pensa che il 4-3-3 sia il modulo della sua squadra? 

"Ho parlato con tutti gli attaccanti che sono giocatori bravi, devono trovare la migliore condizione e poi si può pensare di farli giocare insieme. Ma prima c'è la priorità di squadra".

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