Thauvin: "A Udine sono rinato. In Francia non mi ha cercato nessuno"

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Florian Thauvin ha fatto il punto sulla sua avventura in quel di Udine e sul suo passato in Messico con il Tigres. Ecco le sue dichiarazioni

Un Florian Thauvin inedito ed a cuore aperto è quello che abbiamo potuto leggere nell’intervista all’Equipe. Il calciatore ha cercato di far capire a tutti le difficoltà del passaggio in Messico e soprattutto l’abbandono pressoché totale al calcio che conta. Ecco le sue dichiarazioni sulla grande chance offerta dall’Udinese nel momento più delicato della sua carriera.

”Quando ho deciso di andare in Messico, ne avevo bisogno. Il messaggio che è passato, però, è che non ero più competitivo. Non ho rispettato la mia storia. Il Tigres si è comportato male con me, ma lì ho incontrato un popolo e dei tifosi fantastici. Posso dire che in Messico ho toccato il fondo. Mettere in dubbio il mio livello fino a cacciarmi è stato difficile da accettare. Mi ha fatto male, ma mi ha anche ridato fame e voglia di rivincita. Sono durato solo un anno e mezzo in Messico. Quando è finita, non è venuto nessun club francese, come se prima nulla fosse esistito, come se non potessi più giocare. Mi ha fatto male, ma mi ha anche restituito la voglia di rivincita. Il giorno in cui sono partito per Udine è stato molto, molto complicato. Non riuscivo a gestire le mie emozioni. Mi svegliavo e andavo in bagno, abbassavo la testa in modo che mio figlio non vedesse le mie lacrime. Ho pianto per quasi quattro ore. Volevo che la mia carriera finisse in fretta. Ora vorrei giocare fino a 40 anni. Quindi lavoro in palestra e do molta importanza alla preparazione mentale. Il nutrizionista mi ha dato uno chef a casa: la mia alimentazione è differente ed ho eliminato cipolle, glutine, lattosio”. Cambiando rapidamente discorso, ecco le ultime sul mercato in entrata ed in uscita. Accordo Pozzo-Marotta per l’attacco? Il punto <<<

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