L’effetto Sinner ha fatto esplodere la popolarità. Fatturati in aumento del 51% rispetto al 2023. Che spinta le donne: i tornei Wta 125 sono saliti da 3 a 10
Domenica pomeriggio, quasi un telespettatore su due ha seguito la finale degli Internazionali tra Sinner e Alcaraz: il 46,7% tra Raiuno e Sky, lo share più alto per una partita di tennis in Italia. Non stupisce, allora, l’esito di un approfondimento della ricerca predittiva “Il futuro della sponsorizzazione” di ChainOn e StageUp, in esclusiva per la Gazzetta. Nel 2025 il fatturato delle sponsorizzazioni legate al tennis nel nostro Paese toccherà i 115 milioni, con una crescita del 21% sul 2024 e addirittura del 51% sul 2023. È ormai chiaro come il boom della racchetta abbia assunto dimensioni rilevanti anche sul piano economico. All’inizio degli anni Duemila le aziende e gli appassionati erano scappati dai campi di tennis. Poi si è lavorato per ristrutturare il sistema, sono arrivati i top player e, alla fine, è arrivato anche il campione che aspettavamo. Con Jannik Sinner il tennis ha abbandonato l’etichetta di sport di nicchia per posizionarsi alle spalle del calcio. Nel 2024 la Federazione italiana tennis e padel ha incassato 47 milioni da sponsor e pubblicità, grazie all’appeal globale degli Internazionali di Roma e delle Atp Finals di Torino: è l’unica in grado di stare sulla scia della Figc, prima a quota 74. Il resto delle altre federazioni mette assieme 61 milioni. Quest’anno l’incremento maggiore è stato del torneo del Foro Italico, che ha beneficiato tra l’altro dell’estensione del site e dell’aumento degli spazi commerciali: i proventi da sponsor sono stimati a 25 milioni (dai 20 del 2024), quasi al livello delle Finals (26). Questi due grandi eventi rappresentano il 44% delle sponsorizzazioni. L’altra grande fetta è prodotta dagli atleti. I vari Sinner, Musetti, Paolini, Berrettini dovrebbero incassare quest’anno dagli sponsor circa 52 milioni (+30% sul 2024). Completano il quadro i partner federali (4 milioni) e quelli degli altri tornei e dell’attività di base (8).
Boom donne
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C'è tanta voglia di organizzare eventi, anche per cavalcare il boom femminile. Quest’anno i tornei Wta 125 in Italia sono passati da 3 a 10, da Parma a Bari. Spiega Marina Storti, ceo di Wta Ventures: “Il successo di Jasmine Paolini ha ispirato molte italiane a prendere in mano una racchetta e la Fitp ha posto un’enfasi significativa sulla crescita del tennis professionistico femminile”. E il futuro? Ci sono margini di crescita significativi attraverso due leve, come osserva Giovanni Palazzi, a.d. di ChainOn: “Da un lato il segmento dei tornei periferici e dell’attività di base, cresciuto dell’8% nel 2025, pensiamo possa essere potenziato con progetti e naming rights dedicati oltre a pacchetti di visibilità su campi in tutto il Paese con l’obiettivo di generare un ulteriore +15–20% nei prossimi due anni. Parallelamente, riteniamo importante integrare l'offerta agli sponsor della federazione e dei tornei con format digitali esclusivi per rafforzare e capitalizzare l'audience under 35 con, ad esempio, backstage interattivi, questions & answers live e challenge sui social. Un’offerta ibrida, che unisca esperienze on-site e on-line, favorirà un duplice impatto: da un lato rafforzerà il legame con le comunità locali, dall’altro estenderà la portata del brand di ciascuno sponsor a un pubblico giovane e globalmente connesso”.