Era un giovane alpino in servizio sulle piste, tornerà il 26 gennaio a portare la fiamma: "Il momento più emozionante l'incontro con Sofia Loren"
Da Cortina a Cortina, 70 anni dopo: a portare la fiamma olimpica ci sarà anche Pier Luigi Rosso, imprenditore biellese che già nell’edizione dei Giochi olimpici 1956 fu tedoforo. “La torcia non la porterò qui nel Biellese, ma a Pieve di Cadore il 26 gennaio, che manco a farlo apposta sarà esattamente 70 anni dopo l’inizio delle Olimpiadi del 1956” ha raccontato alla Stampa.
con la loren
—
Rosso, che ora ha 92 anni, è un alpino e all'epoca era trascorse due mesi in servizio nel Bellunese, fu impegnato anche nel mantenimento delle piste, al controllo degli atleti durante le gare. E in quell’occasione incontrò anche Sofia Loren. “Fu durante la gara di slalom femminile – ricorda -. Siamo scesi dal camion e vedemmo l’attrice con il suo staff. Ci chiese di fare una foto con lei e io ebbi la fortuna di essere tra i primi e di poter scambiare due chiacchiere con l’attrice. Ancora oggi resta un bel ricordo, ma tutto quel periodo fu speciale. Si era instaurato un bel rapporto con le persone del posto: quando entravamo in un bar ci offrivano un caffè o un bicchiere di vino”. Per essere selezionato per i Giochi Rosso superò la prova a Salice d’Ulzio. Fu trasferito poi in Trentino e infine a Cortina. “I ricordi belli sono legati alle giornate sulle piste, si scherzava e tutto era fatto in allegria. Un giorno siamo andati sulla pista di discesa, molto ripida insieme al tenente. Al termine del secondo muro, sul Rumerlo, molto ondulato, sono volato via e solo per miracolo non mi sono fatto male”. Dal 1956 non è più tornato a Cortina. “Magari la troverò un po’ cambiata”.


