"Basta essere pessimisti in questo
Paese. Ci raccontiamo sempre peggio di come ci vedono gli
altri", dice il direttore generale di Confindustria, Maurizio
Tarquini, dal festival dell'Economia organizzato a Trento da
Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing.
Il dibattito è sulle sfide del sistema previdenziale, ma
lascia spazio ad una riflessione più generale sul Paese e sulle
sfide dell'economia: il pessimismo è un danno, "mina la
percezione positiva" che c'è sul nostro Paese. Anche se -
avverte il dg di viale dell'Astronomia - "in realtà le cose non
vanno benissimo. Però siamo in grado di intervenire".
"È chiaro che dobbiamo fare delle scelte, dobbiamo lavorare
perchè salga il tasso di occupazione: se è il più basso
d'Europa, vuol dire che c'è una anomalia. Se poi sale, vuol dire
che dobbiamo favorire la nascita o la crescita delle imprese. E
se poi le imprese crescono, non solo abbiamo più occupati,
abbiamo anche più versamenti di imposte per finanziare la spesa
sociale".
L'obiettivo deve essere la crescita: "Dobbiamo far crescere
il Pil. Se cresce il Pil abbiamo risolto in maniera lineare
tutti i problemi. Dobbiamo smetterla di pensare a un Pil che
cresce, dello 0,4%, dello 0,5%. Dobbiamo metterci nelle
condizioni di fare dei piani che facciano crescere il Pil
dell'1,5%, del 2%. Tarquini lo dice sottolineando. "L'Italia è
in grado di farlo se ci si mette"
Anche sul tema delle pensioni, con la crescita dell'economia
"il problema si annacqua fino a risolversi": è un tema "aperto
da venti anni", non facile da affrontare. "Pensate al cubo di
Rubik, non è che c'è soltanto una facciata. Il problema è
determinato da incastri vari".
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