Talento, Mercedes e aria di casa: perché Antonelli sul podio nella "sua" Imola non è fantascienza

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Il bolognese correrà a pochi km da casa: dopo la prima pole nella Sprint di Miami e nonostante la forza McLaren, ci sono tutti i fattori per rivedere un italiano su un podio di F1 16 anni dopo Trulli

Marco Bruckner

13 maggio - 13:46 - MILANO

Esordire in Formula 1 già di per sé non è un’opera semplice. Farlo in un team come la Mercedes, dovendo sostituire un gigante come Lewis Hamilton, lo è ancora meno. Eppure, Andrea Kimi Antonelli nei primi sei Gran Premi stagionali ha dimostrato non solo di essere veloce, ma anche di saper reggere la pressione che deve subire chi corre nella categoria più ambita del motorsport. Tutto questo a soli 18 anni. Dopo un inizio di stagione solido, impreziosito dalla splendida pole conquistata nelle qualifiche Sprint di Miami, il giovane pilota italiano correrà per la prima volta in casa. Il prossimo Gran Premio si correrà infatti a Imola, tappa speciale per Antonelli, che è di Bologna. Fin qui il pilota della Mercedes ha stupito tutti per la sua maturità, rendendosi anche protagonista, come detto, di un exploit sul giro veloce. Per rendere ancora più speciali questi suoi primi mesi da pilota F1 manca solo un grande piazzamento in gara, che a un pilota italiano manca da troppo tempo: l’ultimo podio targato Italia lo ha ottenuto Jarno Trulli nel 2009 (secondo nel GP del Giappone), mentre l’ultima vittoria porta la firma di Giancarlo Fisichella e risale al 2006 (GP di Malesia). 

l'inizio di antonelli

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In molti appassionati ricorderanno le prime prove libere disputate da Antonelli in Formula 1 al Gran Premio di Monza del 2024. Una sessione in cui Kimi partì bene, ma in cui si fece poi prendere troppo la mano, finendo a muro dopo pochi minuti. Errore di gioventù, che Toto Wolff gli perdonò immediatamente. E da cui il pilota italiano ha imparato, come dimostra questo suo inizio di stagione. L’alfiere della Mercedes è andato a punti in cinque occasioni su sei (solo in Bahrain ha mancato la top ten), portandosi a casa anche la prima pole in carriera, per quanto in una Sprint. Un inizio solido, in cui Antonelli è parso man mano più a suo agio con la monoposto weekend dopo weekend. Una capacità, quella di migliorarsi di tappa in tappa, riscontrabile soprattutto nei piccoli passi in avanti fatti a ogni GP nella gestione e nella comprensione delle gomme, uno degli aspetti cruciali della Formula 1 odierna. E oltre alla confidenza al volante, a crescere è anche la sua ambizione e il suo spirito competitivo. Dopo la Sprint di Miami, infatti, Kimi non è stato affatto timido nel commentare il sorpasso, a suo avviso troppo aggressivo, subito da Oscar Piastri: “Ha fatto buon uso delle regole, sembra che nel primo giro si possa fare qualsiasi cosa. Le regole non si capiscono: mi ha buttato fuori, io ho iniziato a girare perché c'era la curva ma lui è andato dritto, buttandomi fuori. Sembra che si possa fare. Buono a sapersi”.

Mercedes' Italian driver Andrea Kimi Antonelli races during the 2025 Miami Formula One Grand Prix at Miami International Autodrome in Miami Gardens, Florida, on May 4, 2025. (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)

la prima imola di kimi

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Dopo aver attraversato l’Atlantico per correre in Florida, Antonelli tornerà a gareggiare in ambienti a lui molto più familiari. Il pilota italiano affronterà infatti il suo primo GP di Imola da pilota di Formula 1. Quella del Santerno è una pista speciale per tutti gli italiani e ancor di più per Kimi, originario di Bologna, dunque cresciuto a pochi chilometri dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Ottenere il primo podio o addirittura la prima vittoria nel tracciato di casa sarebbe la perfetta trama di una favola. Ma spesso la F1 con le favole ci ha poco a che fare. Al momento, il campionato racconta di un dominio McLaren impensierito solo dal talento di Max Verstappen, con poco margine di gloria per Antonelli e George Russell o per i piloti della Ferrari. Dunque, non bisogna farsi troppe illusioni. Sognare, però, non costa nulla. Basta chiedere a un altro pilota che mosse i suoi primi passi in F1 da adolescente, ovvero lo stesso Verstappen: chi si sarebbe aspettato quella magica vittoria a Barcellona nella sua gara di esordio in Red Bull? E ancora, alzino le mani quelli che avevano scommesso sulla pole dello stesso Antonelli nella Sprint di Miami. I dati e la precisione della Formula 1, dunque, talvolta lasciano ancora spazio alla magia e soprattutto all’estro e al talento dei piloti. Antonelli arriverà a Imola, a pochi metaforici passi da casa, con la volontà di ottenere un altro buon piazzamento e proseguire il proprio percorso di crescita. Ma anche con un paio di sogni in tasca. Che tanto quelli, come si diceva, sono gratis.

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