Svilar: "Tifosi decisivi per il mio rinnovo. Mio figlio portiere? Preferirei di no"

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Le parole del portiere giallorosso: "Per un portiere l’errore è molto pesante, la mente gioca un ruolo fondamentale. Nei momenti belli come in quelli difficili è importante rimanere stabili, senza lasciarsi trasportare troppo dalle emozioni"

Redazione

17 ottobre 2025 (modifica il 17 ottobre 2025 | 20:48)

Mile Svilar, estremo difensore giallorosso, ha parlato ai microfoni di Dazn alla vigilia della sfida con l'Inter. Ecco le sue parole.

Che emozioni stai vivendo?"Emozioni molto grandi, è incredibile essere papà, è un momento bellissimo". 

Come gestisci i momenti di euforia?"Mi piace isolarmi, penso che un calciatore debba essere molto equilibrato".

I momenti più belli e brutti. "Il più bello quando sono diventato titolare con la Roma contro il Feyenoord. I più brutti sono gli anni in cui giocavo di meno. È difficilissimo trovare la motivazione giusta per allenarti quando non giochi. Devi essere molto disciplinato".

Come ti prepari fuori da Trigoria?"Faccio tanto lavoro di respirazione, ho un mental coach, il visual training mi ha aiutato molto in questi anni. Consiste nel provare a vedere le cose prima che succedano. L'allenamento mentale è fondamentale, quanto quello fisico". 

Sul suo legame con la piazza romanista: "L’affetto dei tifosi è stato decisivo per il rinnovo, mi fa sentire a casa, e io devo sentirmi a casa per rendere al meglio. Quando esco mi fa piacere che i tifosi riconoscono le tue qualità, quello che dai in campo, l’anima. Questo fa di Roma una piazza speciale. Per me la cosa più bella sono i cori e gli striscioni che i tifosi mi hanno dedicato”.

Sull’Inter: "Non dobbiamo temere nessuno, perché siamo una squadra fortissima, ce la giochiamo con tutti. L’Inter è già da tanti anni una delle squadre più forti del campionato, ci sono tante squadre che lottano per i primi cinque, sei posti”.

Sulla classifica: "È bello esserci ma ancora è presto, se ne potrà parlare da gennaio quando poi ci sarà il finale della stagione".

Su Gasperini: "Quando ho giocato due volte a Bergamo, ho avuto la sensazione che sarebbe stato difficile. Sta trasmettendo una forte mentalità vincente, è un allenatore fantastico".

Sui compagni di squadra Dovbyk e Ferguson: “Penso che siano due attaccanti con caratteristiche diverse, ma con tante qualità. Ferguson si sbloccherà presto, speriamo che facciano molti gol, vorrebbe dire che la squadra sta andando molto bene”.

Su Soulè: "Soulé è fortissimo. È un ragazzo d'oro che lavora benissimo. Mi fa molto piacere che quello che ho visto il primo giorno in allenamento stia venendo fuori nelle partite. In questi ultimi mesi è cresciuto tantissimo".

Sul legame con l’errore: “Per un portiere l’errore è molto pesante, per questo la mente gioca un ruolo fondamentale. Nei momenti belli come in quelli difficili è importante rimanere stabili, senza lasciarsi trasportare troppo dalle emozioni. A nessuno piace fare errori, ma succede e bisogna andare avanti e fare meglio il prima possibile. Guardo spesso le mie partite e sono molto autocritico, penso che questo mi aiuta a migliorare”.

Sul rapporto con il papà, Ratko Svilar: “Ci confrontiamo sempre, è bello avere un papà che ti sostiene. Mio figlio portiere? Preferirei di no, ma sceglierà lui”.

Sui tatuaggi: "L'ultimo l'ho fatto 5 anni fa. Magari ne faccio uno per mio figlio. Anche qualcosa sulla Roma ci sta".

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