Summit Sarri-Fabiani per la nuova Lazio. Romagnoli e Guendouzi spine da risolvere

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Il tecnico (con lo staff) tornato a Formello. Il rinnovo del difensore e la voglia d'Europa del francese un problema: con Rovella e Zaccagni sono i 4 pilastri dell'allenatore. Possono partire Mandas, Castellanos e Noslin. Caccia a Fazzini e Pio Esposito

Elmar Bergonzini

Collaboratore

5 giugno - 14:59 - ROMA

Si riparte, ma bisognerà ragionare su ogni passo. Perché senza gli introiti della Uefa (la Lazio non si è qualificata per nessuna delle competizioni europee) il mercato non può essere ricco. Nella mattinata di giovedì Maurizio Sarri (insieme al suo staff) è tornato a Formello quasi 15 mesi dopo l'ultima volta. Nel marzo del 2024 si è dimesso perché non aveva più la sensazione di avere la squadra in mano, ora la vuole disegnare lui. Ad attenderlo nel centro sportivo c'era il direttore sportivo Angelo Fabiani. Si doveva discutere della rosa attuale e di quella che verrà. Tenendo conto dei limiti economici del club. 

LA SITUAZIONE

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 Provedel in porta, Gila, Romagnoli, Marusic, Tavares (appena riscattato dall'Arsenal) e Hysaj in difesa (Sarri non è mai stato convinto di Lazzari), Rovella e Guendouzi a centrocampo e Zaccagni in attacco. La base di ripartenza è buona perché il Comandante ha già allenato molti dei giocatori attualmente in rosa. La prima richiesta di Sarri è stata quella di trattenere i pilastri: Romagnoli, Guendouzi, Rovella e Zaccagni. Fra questi il francese è quello più difficile da trattenere (vorrebbe giocare le coppe, specie nella stagione che porterà ai Mondiali). Una volta capito chi effettivamente resterà, la Lazio lavorerà su due fronti: sfoltimento e rinnovi. 

I RINNOVI

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La situazione più spinosa riguarda quella di Romagnoli. L'ex Milan aspetta da due anni che gli venga alzato l'ingaggio come da promessa del club in caso di qualificazione in Champions (centrata nel 2023...). La società ora deve però contenere le spese, per questo alzare lo stipendio a Romagnoli, che così diventerebbe il più pagato nello spogliatoio, potrebbe creare tensioni. Sarri vuole che si risolva in fretta il problema. Prima di comprare e di rinforzare la rosa, inoltre, la Lazio dovrà cedere. Può partire Mandas (sarebbe una plusvalenza purissima, avendolo acquistato per meno di un milione e valutandolo ora non meno di 25), un altro che può aiutare a fare cassa è Castellanos. Con Dia in rosa e il 4-3-3 di Sarri la sua permanenza non è affatto scontata. Qualcuno dovrà partire (in uscita anche Noslin e Tchaouna), Sarri ne è consapevole e si è stilato un piano sul mercato anche per questo. 

GRADIMENTI

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Il Comandante ha comunicato alla società anche gli innesti che vorrebbe: a centrocampo piace Jacopo Fazzini dell'Empoli: alla Lazio serve infatti alzare la quota gol in mezzo al campo (Rovella e Guendouzi ne hanno segnato uno in due). La mezzala è il primo buco da coprire, anche se verrà valutato Dele-Bashiru. Lì però c'è al momento proprio una carenza numerica. Piace anche Fabiano Parisi, ma di terzini attualmente ce ne sono pure troppi (Hysaj, Marusic, Pellegrini, Lazzari e Nuno Tavares). Proprio per questo prima di comprare servirà sfoltire. Situazione simile per Diego Coppola, che verrà trattato solo in caso di cessione di un centrale (Gila?). In attacco si punta Pio Esposito, ma prima dovrà partire una punta. Senza cessioni, insomma, la Lazio non si muove. Per questo i nomi fatti da Sarri in queste ore sono congelati. E con lui si parla, per il momento, principalmente di come strutturare le uscite, per poi lavorare effettivamente sulle entrate. Un passo per volta.

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