Stop alle auto benzina e diesel dal 2035: i governi Ue ora pensano ufficialmente alla retromarcia

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Dalla riunione del Consiglio europeo sulla competitività arriva il via libera alla Commissione per “portare avanti già entro la fine di quest'anno la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2”

Il dubbio è nei toni ancora fin troppo "politici" delle dichiarazioni, ma il fatto resta. Bruxelles pare stia disponendo gli strumenti per rivedere lo stop alla vendita di auto con motore benzina e diesel termiche a partire dal 1° gennaio 2035, obbligo finora ampiamente discusso dall’opinione pubblica e dalle aziende produttrici, ma rimasto formalmente sempre tassativo. Il Consiglio europeo dedicato alla competitività tenuto il 23 ottobre si conclude invece con una dichiarazione che sembra aprire ben differenti spiragli, con i leader dell’Unione che accolgono “con favore l'intenzione della Commissione europea di portare avanti già entro la fine di quest'anno la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per l'automotive". 

Governi ue per la revisione dello stop

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La nota diffusa alla stampa sottolinea come i rappresentanti dei governi del Paesi membri abbiano chiesto “la rapida presentazione della proposta da parte della Commissione, tenendo conto della neutralità tecnologica, ma stimolando anche la domanda di vetture prodotte in Europa". Arriva così il passaggio tecnico che investe il presidente della Commissione Ursula von der Leyen della responsabilità di intervenire, anticipando già alla fine del 2025 un processo previsto finora solo come eventualità nel 2026 e che potrebbe portare allo spostamento al 2040 dello stop alle auto termiche, così come all’introduzione dei combustibili sintetici e-fuel come chiesto dalla Germania, o ancora ai biocarburanti invocati dall'Italia. Prossimo appuntamento, la riunione fissata il 4 novembre, che coinvolgerà i ministri dell'Ambiente dei Paesi membri, con l’apertura ufficiale di un procedimento di revisione che, a questo punto, pare probabile quanto inevitabile.

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