Alla vigilia della quarta giornata di Champions, l'allenatore bianconero rilancia le ambizioni dei bianconeri, poi fa una precisazione sulla corsa al titolo e si sofferma in particolare su tre singoli: Dusan, Yildiz e Cambiaso
3 novembre 2025 (modifica alle 18:52) - TORINO
"A Cremona sono stato contento di aver fatto determinate scelte che mi hanno dato informazioni per poter progredire col lavoro, parlare coi giocatori e andare avanti. Domani sarà difficilissima perché lo Sporting sa giocare a calcio, da quando c'è Borges ha fatto vedere di saper stare in campo; anche se in campo è difficile da codificare". Parola di Luciano Spalletti, alla vigilia di Juve-Sporting, esordio europeo dell'allenatore toscano che vuole regalare ai bianconeri la prima vittoria in Champions di questa stagione.
spalletti, tra yildiz e il titolo
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Spazio poi a questioni puramente juventine di campo: "Dove vedo Yildiz? Un buon punto di partenza è chiedere all'altro dove piacerebbe giocare. E lui dice che gli piace interpretare quella posizione di centro-sinistra o spigolo sulla fascia. Vanno bene tutte e due perché è bravo sia se gioca più seconda punta ma anche sull'esterno. Poi, chiaro, quello che può disturbarlo è quando gli si chiede di fare dei rientri di 100 metri. Ma quelli bravi, nelle grandi squadre, lo fanno". E le ambizioni di Champions? "Intano ho detto di lottare per lo scudetto, non di vincerlo. E c'è differenza. Finché la matematica non ce lo vieta dobbiamo essere nelle condizioni di ambire a lottare per qualsiasi cosa. Fino alla fine è lo slogan, aggiungerei anche: oltre la fine".
"vlahovic sarebbe felicissimo di rimanere qui"
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Dopo il numero 10, altre riflessioni su due singoli: "Cambiaso e Vlahovic sono fondamentali per noi. Andrea è un calciatore modernissimo. Non si hanno più i ruoli prestabiliti e essere moderno ha grandi vantaggi perché ti sai comportare ovunque e sai quale può essere la scelta migliore per la squadra. È fortissimo e ti dà tantissime soluzioni. Deve diventare un po’ più bravo di testa se vogliamo trovargli un difetto. Dusan è un po’ più avvantaggiato perché conosce meglio la Juve e cosa ci si aspetta. È abituato alle pressioni e alle insidie a vestire una maglia del genere. Ci ho parlato in questi giorni e lui è felicissimo e sarebbe felicissimo di rimanere qui. non è impensierito il fatto che non ha un contratto, vuole giocare a calcio e giocare partite belle. L’altra sera ha dato risposte splendide sotto tutti gli aspetti".
di gregorio e lo scudetto
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“Il clima nello spogliatoio? Dopo due vittorie stiamo meglio ma sappiamo che non si può abbassare l’attenzione, altrimenti si rischia di ritornare al punto di partenza. Siamo concentrati sullo Sporting e dobbiamo continuare sulla strada delle ultime due vittorie e prestazioni. Cosa è cambiato all’interno del gruppo? Quando avviene un esonero i primi che si sentono responsabili sono i giocatori e questo ci ha unito ancora di più. Ci siamo chiesti cosa non andava e cosa dovevamo migliorare. Contro l’Udinese e la Cremonese quindi abbiamo provato a responsabilizzarci ancora di più. La prestazione di Koop in difesa? Lo conoscono da un anno e quattro mesi, è un ragazzo e un professionista serio. L’altra sera ha fatto un ruolo che non aveva mai fatto prima con noi ma quando si è forti si può giocare ovunque e lui l’ha dimostrato ampiamente”. Poi una valutazione sulla sua stagione finora: “Si può migliorare sempre, me lo ripeto sempre da tanto tempo e lo farò per sempre. Spero di fare sempre meglio”. Mentre per quanto riguarda gli obiettivi di squadra: “La Juve ha sempre vinto storicamente e l’obiettivo è quello di vincere qualcosa appunto. Poi però si deve passare da ogni partita”. Spalletti però nel giorno della sua presentazione aveva parlato chiaramente di scudetto: “Il mister è ambizioso come tutti noi – ribadisce Di Gregorio –. Quando si è qua non ci si può accontentare di niente. L’obiettivo è vincere e dobbiamo fare di tutto. Quando Spalletti ha parlato di scudetto il gruppo ha dato valore a quella parola, perché è quello che vogliamo tutti”.
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La Gazzetta dello Sport
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