Spalletti-Juve, che succede a giugno? Il rinnovo (per ora) è solo sulla parola

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L'allenatore ha riportato la squadra in zona Champions, nelle prossime cinque partite si gioca la possibilità di rientrare nella corsa scudetto. Il suo attuale contratto scade a giugno: Comolli anticiperà i discorsi sul futuro?

Giovanni Albanese

Giornalista

22 dicembre - 17:54 - MILANO

Quando Spalletti e la Juve si sono scelti, comprendendo che l'uno aveva bisogno dell'altra e viceversa, si sono legati solo a una promessa: concedersi da ambo le parti la libertà di fare un passo indietro a fine stagione. Il tecnico, reduce dalla brutta uscita dalla nazionale azzurra, ha accettato la proposta economica del club senza trattare; gli uomini della Continassa hanno accolto un uomo di calcio d'esperienza tenendo aperta la via di fuga in estate, avendo già altri due allenatori sotto contratto: Thiago Motta e Tudor.

prove d'intesa

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L'opzione di rinnovo sul contratto di Spalletti esiste solo sulla parola. È una promessa insomma, alla quale - volendo - i dirigenti potrebbero anche disattendere senza fare danni economici. L'allenatore non ha chiesto garanzie e non lo farà più avanti, anche perché vuole dipendere solo dai risultati del campo. Chiaro che l'approccio finisce per favorirlo anche sul mercato: in attesa che la Juve faccia le sue valutazioni, altri club (italiani e non) potrebbero muoversi sulle tracce dell'ex Ct.

prospettiva

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In poche settimane Spalletti ha rinsaldato la sua panchina grazie ai risultati, riavvicinando la Juve alla zona Champions. Le prossime cinque partite (contro Pisa, Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari) possono valere il rilancio definitivo in chiave scudetto: in caso di missione compiuta, ancora prima di entrare nel clou della stagione, è possibile che Comolli decida di anticipare i tempi per affrontare con l'allenatore i discorsi sul futuro. Fino a quel momento, il rapporto dovrebbe rimanere libero. 

ostacoli

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C'è qualcosa che può ostacolare l'eventuale rinnovo di Spalletti alla Juve? In realtà l'allenatore ha mostrato fin dall'inizio la convinzione di poter incidere sul gruppo e i giocatori gli riconoscono già una buona gestione della leadership. Fino al confronto con la Juve, il colpo di scena può arrivare con una maxi offerta di un altro club. Ma i buoni rapporti di Spalletti con la proprietà, in particolare la stima che continua a rinnovargli Elkann, bastano già a evitare qualsiasi scollamento prematuro.

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