"Noi non chiudiamo le porte a
nessuno, non possiamo dire a qualcuno che non può puntare ad
arrivarci. Dobbiamo assorbire tutto ciò che di buono c'è nel
calcio e metterlo a disposizione di questa squadra". A Dazn
Serie A Show, il ct azzurro Luciano Spalletti risponde così ad
una domanda sul ritorno nel massimo campionato italiano di Mario
Balotelli ingaggiato dal Genoa. E su Francesco Totti, che
desidera tornare a giocare aggiunge: "È stato talmente estroso
nel giocare palla per i compagni che forse questo estro potrebbe
portarlo anche a fare la scelta di tornare a giocare…". Un
pronostico su chi si porterà a casa il Pallone d'Oro?: "Per me,
Kroos. Gli altri non li dico".
Spalletti racconta poi dell'inizio della sua avventura come Ct
dell'Italia: "Ho cercato di considerare il numero di presenze e
l'esperienza di chi ha già maturato un certo bagaglio in questo
tipo di calcio, scegliendo calciatori in grado di fare da guida
ai giovani. L'obiettivo è mescolare questi due elementi.
Arrivavamo da un campionato particolare, in cui l'Inter, ad
esempio, aveva già vinto con largo anticipo e i festeggiamenti
avevano inevitabilmente cambiato il ritmo. Quando si raggiunge
un traguardo così importante, diventa difficile mantenere alta
la concentrazione nel lavoro quotidiano. L'ho sperimentato
anch'io dopo la vittoria del campionato". Il ct si è poi
espresso sulla strada intrapresa con i ragazzi in campo: "È
quella giusta. È stato fatto un ragionamento anche in funzione
dei tanti centrocampisti, perché poi trovano la soluzione, sanno
andare a giocare in più reparti di campo. Ora sono coinvolti in
una crescita totale, proprio per non dover puntare sulla giocata
singola del campione". In particolare, ha parlato di Di Lorenzo,
che ha attraversato un periodo difficile ma che "ora che ha
ritrovato la sua qualità è un piacere vederlo giocare. È
quell'uomo che vogliamo avere sempre a disposizione dentro lo
spogliatoio", e di Pellegrini, che "ha la qualità del piede.
Avere chi calcia bene i calci piazzati è fondamentale, e noi
spesso abbiamo puntato su lui e Dimarco. Poi è un calciatore che
gestisce bene questa richiesta di essere, qualche volta,
attaccante, altre volte mediano, passando per tutti i ruoli del
centrocampo. Viene a costruire dalla fase difensiva, perché di
cose di calcio ne sa tante, e lo dico vedendolo giocare e
conoscendolo anche in profondità".
Infine Spalletti ha commentato anche l'entusiasmo per Napoli:
"Mi suscita tante emozioni, sia la squadra che la città. Ci sono
giocatori che ho allenato e a cui sono legato, e so che sono
tutti uomini di grande spessore".
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