Space Economy, patto strategico a Milano: capitale umano vero propellente

7 ore fa 1

Conclusi gli Stati Generali a Hangar Bicocca: proposte concrete per R&D, formazione e rientro degli expat, puntando a trasformare l'Italia in un hub spaziale europeo con le proposte di Angi

 capitale umano vero propellente

31 ottobre 2025 | 14.54

LETTURA: 3 minuti

La Space Economy italiana ed europea ha concluso la sua roadmap strategica a Milano. Si è tenuto oggi a Hangar Bicocca, un polo d'innovazione e arte contemporanea, il terzo e ultimo appuntamento degli Stati Generali della Space Economy 2025. L'evento, promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy (IPSE) presieduto dall’On. Andrea Mascaretti, ha riunito istituzioni, imprese, finanza, università e centri di ricerca, chiudendo un ciclo di confronto iniziato a Roma (diplomazia spaziale) e proseguito a Torino (IA e industria).

Il contesto è quello di un settore in espansione esponenziale, con un mercato globale valutato a 500 miliardi di dollari nel 2024 e proiezioni che raggiungono i 1.800 miliardi entro il 2035 (secondo Bank of America). Nonostante il potenziale, l’Italia deve affrontare un paradosso strutturale: pur essendo terza in Europa per investimenti pubblici nel settore, è soltanto settima per ritorno industriale.

Il drenaggio di talenti: la sfida del capitale umano

Gli Stati Generali hanno posto al centro della discussione la questione del capitale umano, identificato come il vero motore per colmare il divario tra investimenti e ritorno industriale. I dati presentati da ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori (2024) sono allarmanti: il 70% dei talenti under 35 specializzati in space tech lavora all’estero; la presenza femminile si ferma al 22% del settore (dati ESA); e circa il 60% delle competenze oggi richieste non esisteva cinque anni fa. Gabriele Ferrieri, Presidente di ANGI, è intervenuto nel Tavolo Tecnico dedicato al capitale umano, lanciando un appello audace e propositivo: “Il cielo non è un limite: è il nostro prossimo mercato. Ma per conquistarlo serve un patto generazionale: voi con le leve della politica, noi con le idee, il codice e le persone. Le persone sono il vero propellente”.

Per affrontare il talent drain e trasformare l'Italia in un hub competitivo per la Space Economy, ANGI ha avanzato una serie di proposte operative che agiscono su leva fiscale, governance e formazione:

Finanza e R&D: potenziamento del ruolo di Cdp Venture Capital in merito al Fondo Nazionale Space Venture e introduzione di un Tax credit al 50% per R&D spaziale, affiancato da sandbox regolatori per test di droni e smallsat.

Talento e rientro: introduzione di un Bonus assunzione al 100% per gli under 35 impiegati in aziende del settore e l'istituzione di 500 borse per un “Erasmus Spaziale” presso ESA e ASI.

Expat e Startup: detassazione al 90% per 5 anni per gli expat under 40 che tornano in Italia con l'obiettivo di fondare startup nel settore spaziale.

Parità di Genere: imposizione della parità di genere obbligatoria nei bandi pubblici per lo spazio, richiedendo almeno il 35% di donne nei team di progetto.

La conclusione degli Stati Generali a Milano lascia dunque al Paese un mandato chiaro: tradurre la visione strategica in misure concrete che mettano il talento e la formazione al centro, assicurando che la crescita della Space Economy italiana sia guidata da un patto generazionale e da un ecosistema industriale resiliente.

Tag

Vedi anche

Leggi l’intero articolo