L'azzurro: "Ai miei genitori, qualche anno fa, dissi che mi sarei fermato se non fossi arrivato tra i primi 200 del mondo. Il tennis costa..."

23 agosto 2025 | 00.42
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Jannik Sinner a 24 anni è il numero 1 del mondo e si appresta a difendere il titolo agli US Open. L'azzurro, però, fino a qualche anno fa non avrebbe scommesso sulla propria presenza a New York nel 2025. "Ricordo che quando era più giovane ho detto ai miei genitori: 'Se a 23-24 anni non sono tra i primi 200 del mondo, smetto di giocare. Non possiamo permettercelo, non abbiamo i soldi e viaggiare per tornei o avere un coach è costoso'", dice Sinner nella conferenza stampa agli US Open in vista del debutto nel torneo, in programma martedì.
"Sono stato molto fortunato, all'età di 18 anni ho iniziato a guadagnare i miei soldi, mi sono sentito al sicuro. Quando sei giovane vivi un sogno, non ci credi nemmeno. All'epoca, sarei stato felicissimo se avessi saputo di arrivare tra i primi 100 del mondo", aggiunge l'altoatesino.
"Non avrei mai pensato di arrivare dopo sono ora, tutto adesso è 'di più'. Adesso è diverso, conosco il mio potenziale e so che se gioco bene posso vincere tornei. Il punto di vista è differente", afferma.
A New York, Sinner potrebbe cedere il primo posto nel ranking a Carlos Alcaraz. "C'è molto in palio, ma io sono molto tranquillo. Sono felice di essere qui, ho superato il virus che mi ha fermato a Cincinnati. In un paio di giorni sarò al 100%, posso perdere il numero 1 qui e poi riprenderlo in futuro. Se perdo il numero 1 ora o tra qualche mese non è un problema, vediamo...", aggiunge.
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