Scontro sulle spiagge vuote, le opposizioni incalzano sui salari

22 ore fa 3

Salari fermi e spiagge vuote. Falso, perché c'è il boom della montagna. E' balneare il nuovo scontro tra opposizioni e maggioranza, non solo perché si consuma nei primi giorni di pausa del Parlamento, ma anche perché l'oggetto del contendere sono le vacanze degli italiani. Più corte o proprio assenti per il centrosinistra, che accusa il governo di non fare nulla per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie. Ma dopo una giornata sotto il fuoco di fila di una batteria di comunicati di Pd, M5s e Avs a difendere l'azione dell'esecutivo arriva un plotone di meloniani, che risponde sempre via note stampa e respinge la lettura "falsata della sinistra" dei dati sul turismo nel Belpaese. Mentre Forza Italia a sostegno dei salari rilancia la proposta di taglio dell'Irpef per il ceto medio, passando dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro (per un costo di circa 4 miliardi).

Il botta e risposta va vanti per tutta la domenica estiva a suon di numeri. Gli indiziati numero uno sono i rincari sui litorali italiani, con "ombrelloni e lettini che arrivano a costare fino a 90-120 euro al giorno in Sardegna, Salento e Versilia, con punte di oltre 900 euro negli stabilimenti di lusso", fa i conti Mario Turco, vicepresidente 5S, puntando il dito contro la scelta di non toccare invece le "concessioni balneari", i cui canoni andrebbero allineati ai listini prezzi.

Il caro-ombrellone peraltro, si scontra con "l'impoverimento del ceto medio" che oramai "riduce "all'osso le vacanze" o "rinuncia del tutto", dice il responsabile economico del Pd Antonio Misiani, accusando il governo di "ignorare la questione salariale". I dem citano da un lato le cifre fornite dai "sindacati dei balneari" che registrano "un calo del 15% di presenze e di consumi rispetto allo scorso anno, con punte di meno 25% in alcune regioni come la Calabria e l'Emilia Romagna", l'Ocse che "certifica che i salari reali in Italia sono diminuiti del 7,5% rispetto al 2021", e pure una dichiarazione del presidente di Federalberghi sul turismo "legato alle buste paga". Tra "caro vita e caro energia moltissime famiglie non riescono a partire per le ferie", incalza la segretaria Elly Schlein, riproponendo la ricetta dem: "Ridurre il costo dell'energia, separandolo da quello del gas, e approvare subito un salario minimo in uno dei Paesi che ha tra i salari più bassi d'Europa". Peraltro, "mentre gli italiani tirano la cinghia" le banche incassano "utili record". torna a dire il leader del Movimento Giuseppe Conte, toccando un tema, quello degli extraprofitti degli istituti di credito, su cui da qualche tempo è tornata a battere pure la Lega (ma con l'obiettivo di trovare risorse per finanziare la rottamazione delle cartelle). A sinistra anche Avs guarda al sistema bancario che tra "2018 al 2024 ha messo in tasca 162 miliardi di utili" mentre "nello stesso periodo gli stipendi degli italiani hanno perso l'11% di potere d'acquisto", osserva Nicola Fratoianni rilanciando la proposta di legge "Sbloccastipendi" per dare risposta a una "vera e propria emergenza sociale".

Ma "quale crisi delle vacanze", l'Italia è "al top del mercato turistico mediterraneo", respinge le accuse il responsabile turismo di Fdi Gianluca Caramanna. Ed elenca, come fa anche il presidente della commissione Industria e Turismo del Senato Luca De Carlo, i numeri record che sta registrando la montagna. "Complessivamente, per l'estate in montagna, si stimano oltre 6,8 milioni di arrivi (+4,8% rispetto all'estate 2024)", con il Trentino-Alto Adige che "detiene la leadership di saturazione" seguito da Valle D'Aosta e Abruzzo. Si tratta spiegano dal partito della premier, del "modello Meloni", che punta sulla "destagionalizzazione" dell'offerta turistica e sulla "delocalizzazione" con borghi, città d'arte e aree interne che crescono anche per "combattere l'overtourism".

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