L'avvocato Ballero: "Tribunale ha affermato una possibile decadenza ‘inventando’ un caso che stato è stato già escluso dal collegio di garanzia"

02 settembre 2025 | 16.17
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Autunno 'caldo' per la Giunta regionale della Sardegna in vista delle decisioni dalle aule di giustizia in merito alla decadenza della presidente della Regione Alessandra Todde. È attesa per il 24 settembre l’udienza alla Consulta sul ricorso "per conflitto di attribuzione" presentato dal Consiglio regionale a supporto dell’impugnazione sulla decadenza di Todde dopo che il collegio regionale di garanzia elettorale ha contestato la rendicontazione delle spese della campagna regionale 2024. Il collegio in particolare aveva ritenuto irregolare la documentazione presentata da Todde, parlando di "gravi e ripetute violazioni" e sollecitando il Consiglio regionale a pronunciarsi sulla sua decadenza. Decadenza che implica indirettamente lanche a decadenza dalla carica di presidente della Regione, lo scioglimento del Consiglio e l’indizione di nuove elezioni.
Ma la partita giudiziaria decisiva si terrà il 21 novembre prossimo quando i giudici della Corte d’Appello di Cagliari dovranno esprimersi sulla sentenza del tribunale civile di Cagliari, che ha già dichiarato decaduta la presidente Todde. "L’impugnazione in Appello nasce dal fatto che il tribunale ha affermato una possibile decadenza ‘inventando’ un caso che stato è stato già escluso dal collegio di garanzia, il quale ha dichiarato la decadenza ritenendo ci fossero state irregolarità sul rendiconto elettorale", dichiara all’Adnkronos l’avvocato Benedetto Ballero, in vista dell’udienza di Appello. Sia quella della Consulta che quella della Corte d’Appello saranno decisioni molto importanti non solo per la presidente Todde, quindi, ma anche per il futuro della Regione.
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