Il presidente del club blucerchiato riconosce gli errori fatti in questa stagione: "Una questione di dignità, ci sono dovuti se verrà confermata la situazione del Brescia"
22 maggio - 19:13 - MILANO
In attesa degli sviluppi sul caso-Brescia, a nove giorni dalla retrocessione sul campo in Serie C, a seguito dell'ultimo inutile pareggio di Castellammare di Stabia, è tornato a parlare il presidente della Sampdoria, Manfredi, in un'intervista a Sky. Che, per la prima volta, ha ammesso le sue colpe al termine di una stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista, dirigenziale e tecnico, frutto di inesperienza e presunzione.
bilancio in rosso
—
"Gli investimenti non hanno pagato, in futuro non darei più deleghe così ampie", ha ammesso il numero uno blucerchiato. Che poi ha aggiunto: "Continueremo a investire, siamo in grado di iscriverci sia in B sia in C". Sottintendendo, con ciò, che l'investitore asiatico non si ritira, ma intende provare a rientrare almeno parzialmente di un investimento che sin qui gli è costato oltre cento milioni di euro. Infelice la scelta di affidarsi ad Accardi come diesse (al quale Manfredi ha fatto triennale onerosissimo), sbagliate le campagne acquisti estiva e invernale, errate le scelte degli allenatori (escluso Evani, chiamato anche per calmare la piazza), non idonee le scelte di altre figure secondarie a cui era stata demandata anche la gestione del settore femminile (retrocesse le Women) e della Primavera (anch'essa retrocessa). Sull'ipotesi, poi, dei playout, ha concluso: "Una questione di dignità, ci sono dovuti se verrà confermata la situazione del Brescia".

La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA