Il dibattito sulla 'vannaccizzazione' della Lega "è più che altro di interesse vostro, giornalistico", perché "penso che Roberto Vannacci sia un contributo aggiunto in Toscana soprattutto, che è casa sua, ma in tutta Italia, come lo sono i nostri ministri, i nostri governatori, i nostri 500 sindaci". Lo ha affermato Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, parlando con i cronisti a margine dell'evento di presentazione delle liste del partito per le elezioni regionali in Toscana.
All'evento, a Firenze, ha partecipato anche lo stesso Vannacci, vicesegretario nazionale della Lega e responsabile della campagna elettorale in Toscana. "E' chiaro che, in Toscana, il toscano Vannacci voce in capitolo è giusto che l'abbia - ha aggiunto Salvini - così come per le liste del consiglio comunale di Milano il milanese Salvini qualche consiglio lo può dare, però ripeto, tutti danno il loro contributo, ed è il benvenuto da parte di tutti".
"Io apprezzo e stimo tutti, ma guardo avanti", ha aggiunto Salvini rispondendo ai giornalisti che lo interpellavano in merito ai malumori di alcuni consiglieri regionali uscenti in Toscana, come Massimiliano Baldini e Giovanni Galli, e di esponenti della 'vecchia guardia' del partito, in merito alla composizione delle liste per le imminenti elezioni regionali e al ruolo crescente di Roberto Vannacci, con alcune rinunce alla ricandidatura.
"Io non mi sono mai tirato indietro nella mia vita - ha detto Salvini, a margine dell'evento di Firenze per la presentazione delle liste, evento a cui partecipa lo stesso Vannacci -, anche nelle battaglie più difficili non ho mai fatto un passo indietro. Quindi, ognuno è libero di fare le sue scelte, non siamo una caserma. C'è tanta gente che entra, c'è anche qualcuno che può prendersi un po' di riposo".
"In Toscana non è facile dirsi della Lega, dirsi di destra - ha spiegato il vicepremier - Non è facile, perché in alcune città rischi anche il lavoro. In alcuni sistemi pubblici rischi il lavoro. Se sei un libero professionista o un piccolo imprenditore rischi il lavoro. Purtroppo è così. Ce lo diciamo col sorriso, ma ce lo diciamo".
"A volte dirsi della Lega in Toscana può essere complicato - ha proseguito - e si può avere anche delle ripercussioni sul proprio lavoro. Non è normale nel 2025". Per queste elezioni regionali, ha aggiunto, "abbiamo una lista che presentiamo oggi, competitiva con donne e uomini che ci credono".
Sulla situazione nelle altre Regioni , Salvini ha spiegato che "come abbiamo scelto la continuità in Calabria con Forza Italia, la continuità nelle Marche con Fratelli d'Italia, noi ci mettiamo a disposizione per accompagnare il centrodestra a rivincere in Veneto".
"Non è questione di oggi o domani, ma penso che la chiuderemo tranquillamente e serenamente come abbiamo sempre fatto", e "conto che si chiuda nei prossimi giorni", ha concluso il leader della Lega ricordando che "votano sette regioni da qui a novembre: io tengo a tutte e sette, anche alla piccola e straordinaria Valle d'Aosta. Ci tengo alla Calabria, ci tengo alla Campania, alla Toscana ovviamente. Il Veneto è terra dove la Lega governa da tanto tempo e governa bene stando ai numeri, stando ai consensi, e quindi posso solo ripetere che conto che si chiuda nei prossimi giorni, che la compattezza del centrodestra è il valore aggiunto: di là stanno insieme per interesse".
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