Roma, serve più Dybala: i piani di Ranieri per la Joya. A partire da Napoli

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Il nuovo tecnico giallorosso non guarderà ai minuti giocati da Paulo in funzione del rinnovo di contratto: ora che sta bene gli darà più spazio fin da subito

Alessio D'Urso

20 novembre - 09:15 - MILANO

Lo racconta la storia recente: c’è una Roma “con” Paulo Dybala e una Roma “senza”. Da quando la Joya è nella Capitale, va così. Ma ora che Claudio Ranieri ha cancellato qualsiasi calcolo sull’impiego dell’argentino e sul suo eventuale rinnovo fino al 2026, può esserci solo l’opzione “con” in prospettiva. Ovvero, "faccio come mi pare", ha già annunciato il nuovo tecnico giallorosso, spiegando in sostanza — nel giorno della sua presentazione — che tutte le volte che potrà non rinuncerà mai al talento del trequartista, fondamentale per l’auspicata rimonta della squadra, dodicesima in classifica e a soli 4 punti dalla zona retrocessione. 

Volontà

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Dopo la triste panchina di Cagliari con Daniele De Rossi in panchina e il no agli arabi dell’Al-Qadsiah che a fine agosto aveva complicato in quel momento i piani del club giallorosso (non proprio convinto in quella fase di puntare su un giocatore che dal 2022-2023 aveva registrato 13 infortuni, 164 giorni di stop e 35 gare saltate), il trequartista aveva avviato una nuova ripartenza. Che però, con Ivan Juric, non ha avuto poi gli esiti sperati. Un’eclisse culminata con la quanto meno “strana” tribuna nell’ultima gara col Bologna, preceduta in ordine da altre esclusioni discutibili: dai soli 24’ in campo contro il Verona alla panchina con l’Union St Gilloise in Europa League. E considerando che da agosto ad oggi in realtà il giocatore ha sofferto solo due indisposizioni con tre giorni di stop e una gara saltata col Monza (a fronte di 7 su 16 gare totali giocate per almeno 45’), ora l’argentino vuole svoltare davvero anche per ripagare la totale apertura di credito di Ranieri. Che ora potrebbe consentirgli di giocare molte di più delle 7,8 partite da almeno 45’ che il trequartista dovrebbe disputare per meritarsi da contratto il (costoso) rinnovo per un altro anno e una nuova convocazione con l’Argentina, cui tiene tantissimo. 

Importante

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E proprio perché la storia insegna, la Joya, al terzo tentativo di decollo, può davvero spostare l’inerzia in questa stagione prendendo il volo. Tra campionato e coppe, dalla stagione 2022-2023 ad oggi, appunto, la Roma con Paulo in campo in 89 gare ha ottenuto 42 vittorie, 28 pareggi e 19 sconfitte con una media punti di 1,73 a partita. Mentre, nei 34 incontri in cui l’argentino non c’è stato, ha riportato 12 successi, 11 pari e e altrettanti ko con la media di 1,38: un confronto che con ogni evidenza mette in mostra l’importanza del giocatore con più talento in squadra. E c’è d’altraparte molta attesa per l’allenamento in programma oggi a Trigoria, in cui Dybala lavorerà in gruppo dopo che gli ultimi esami strumentali sostenuti ieri al Campus Biomedico hanno dato esito negativo scongiurando ogni problema muscolare. Una precauzione in più visti i fastidi accusati la scorsa settimana al flessore e il trittico terribile di partite che atte i giallorossi da qui a fine mese: Napoli, Tottenham e Atalanta. 

Sogno

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E dunque Paulo vuole riprendersi a tutti i costi la Roma al Maradona, lo stadio intitolato al suo idolo, proprio dove ha peraltro realizzato l’ultimo gol in trasferta contro il Napoli il 28 aprile scorso su calcio di rigore. Dopo solo altre due reti, entrambe in casa contro Udinese e Torino. Il sogno è tornare al gol in trasferta anche su azione e battere l’ex compagno di reparto Romelu Lukaku, con il quale lo scorso anno ha formato una coppia che solo in rare occasioni ha fatto sognare davvero i tifosi romanisti. Paulo potrà essere anche gestito a livello di minutaggio nelle prossime due settimane, ma in ogni caso potrà contare sul fedelissimo alleato Matias Soulé, con cui può avviare una staffetta ad alto coefficiente di pericolosità. E magari un giorno formare una coppia tutta argentina.

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